Caso Mariani: scomparsa un anno fa, forse in mano ai banditi del Mali

Il due febbraio del 2011 Maria Sandra Mariani è stata rapita nel sud dell’Algeria, tra le dune del deserto del Sahara. La 54enne venne portata via mentre si trovava nell’oasi di Djanet, un luogo che la donna aveva già visitato altre volte come turista. Da allora poche notizie certe della  sancascianese. Per molto tempo si è pensato che il rapimento fosse ad opera dell’organizzazione terroristica Al Qaida. Ma da mesi, e anche ieri, le informazioni che filtrano dalla Farnesina ai familiari - il marito, il figlio, la sorella, i genitori anziani - dicono che è in Mali in mano a dei banditi.

Ieri suo padre, Lido, ha detto che "da tanti mesi non si sa più nulla di Maria Sandra, né se è viva, né se è morta. Il nostro dramma ora è questo. Anche una sola informazione così ci aiuta ad avere più speranza". "A noi dall'unità di crisi dicono che è in Mali - prosegue -, ma non è stato individuato il punto, l'area esatta in cui i suoi sequestratori la terrebbero". Non risultano richieste di denaro per Maria Sandra, né sarebbe in mano a terroristi adesso, due condizioni che rendono più complicato rintracciarla, perché così non ci sono elementi "di interesse" per stabilire un contatto con chi la sequestra. "Ci conforta che Maria Sandra è una donna forte e che non ha paura - parla ancora Lido Mariani -. Conosce bene l'inglese e il francese, le lingue con cui hanno parlato i suoi rapitori. Questo significa che con loro non ha difficoltà a comunicare e certo riesce a comprendere cosa succede intorno a lei". I funzionari della Farnesina hanno contattato la famiglia per esprimere solidarietà in concomitanza con l'anniversario del sequestro e per rinnovare l'impegno a ritrovare la turista. Hanno anche invitato a Roma i Mariani, per un incontro che si terrà fra una decina di giorni e in cui si farà il punto della situazione.