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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Manifestazione per Idy, Nardella: “Se ci sono condizioni vado anche io”

Il corteo partirà da piazza Santa Maria Novella

Alla manifestazione antirazzista di domani in ricordo di Idy Diene dovrebbe partecipare anche il sindaco Dario Nardella. “Ho dato la mia disponibilità, ma non intendo essere un elemento di provocazione. Quindi parteciperò se ci saranno le condizioni, con spirito di dialogo, grande amore per la città, per chi ci vive e ci lavora”.

Così parla il sindaco, in vista del corteo di domani, sabato 10 marzo (in partenza alle 15 da piazza Santa Maria Novella) per ricordare Idy, il 54enne senegalese ucciso lunedì scorso a colpi di pistola sul ponte Vespucci dal 65enne Roberto Pirrone.

Le parole del sindaco arrivano dopo la contestazione subita martedì scorso al presidio sul luogo dell'omicidio: il sindaco fu duramente contestato, ricevette anche uno sputo (da un antagonista italiano, denunciato) e se ne andò per non alimentare tensioni.

“Sarà una manifestazione per Idy e contro il razzismo. Non lasceremo nessuno spazio a chi ha rovinato il presidio. Tra loro ci sono esponenti dei centri sociali e alcuni senegalesi, che però non conosciamo. Non abbiamo nulla a che fare con loro. Ci vergogniamo di quello che hanno fatto al sindaco, che è un nostro amico”, dice Mamadou Sall, della comunità senegalese.

Per domani tutta la comunità chiama ad una grande manifestazione pacifica. “Sarà un corteo apolitico, un evento di pace, con bambini e famiglie, come nel 2011, dopo l'uccisione di Samb e Diop”, sottolinea Diye Ndiaye, presidente della comunità, ricordando la strage di piazza Dalmazia di 7 anni fa ad opera del simpatizzante di CasaPound Gianluca Casseri.

“Lavoriamo per una manifestazione pacifica, che rispecchi idealmente Idy, una persona sorridente e pacifica”, ha detto l'imam di Firenze Izzeddin Elzir, che nel giorno della contestazione a Nardella fu fondamentale nel riportare la situazione alla calma.

Il sindaco Nardella ha anche ribadito che nei giorni dei funerali di Idy in Senegal anche a Firenze sarà eseguita una cerimonia di ricordo. “Faremo qualcosa di eccezionale, mai fatto prima, per segnare il legame profondo tra Firenze e la comunità senegalese e la massima attenzione verso un fatto gravissimo come l’uccisione di un uomo - ha detto il sindaco -. Ua giornata di lutto per la scomparsa di Idy, con tutte le principali confessioni religiose: musulmani, cristiani, cattolici, ebrei”.

Intanto Roberto Pirrone, l'ex tipografo che ha ucciso Idy, resta in carcere. Nell'interrogatorio a Sollicciano, ieri l'uomo ha ripetuto: “Non l'ho ucciso perché nero, ho sparato al primo che passava”. L'aggravante razziale, sul piano penale, per il momento è esclusa dalle accuse.

Prima di sparare a Idy però, come confermato anche dalle telecamere, Pirrone ha evitato di sparare ad una donna con un bambino, ad un anziano accompagnato da un giovane e ad alcune turiste giapponesi. Quando ha incrociato Idy ha deciso di sparare: prima due colpi, che lo hanno ferito alla spalla e al torace. Poi l'ha finito con un colpo in testa quando era a terra.

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