Manifestanti pro Palestina bloccano l’accesso alla cupola del Duomo
Un centinaio di persone in piazza, ingresso “vietato” per circa 40 minuti
Alcune decine di persone, circa un centinaio secondo gli organizzatori della protesta, hanno bloccato simbolicamente l’ingresso alla cupola del Brunelleschi per circa quaranta minuti, per condannare “il genocidio in corso a Gaza”. Tra loro molti palestinesi ed esponenti dei Si Cobas, col lavoratori del distretto del tessile e della piana, oltre a studenti e studentesse, riuniti dietro allo striscione “Workers & Students for free Palestine”.
“Non si può ammirare la bellezza mentre è in corso un genocidio” lo slogan. “Con questa iniziativa denunciamo le complicità del governo italiano con i crimini contro l'umanità del governo Netanyahu. Da più di un mese, nella striscia di Gaza, la popolazione civile è bersaglio di bombardamenti indiscriminati che non hanno risparmiato ospedali, scuole, campi profughi, colonne di civili in fuga, ambulanze”. Il personale dell'Opera del Duomo ha chiuso per precauzione tutti gli accessi alla cattedrale, ad esclusione di quello per il culto, comunque presidiato.
Nel corso della giornata altre azioni di protesta per promuovere il boicottaggio di alcune aziende “come Carrefour, Mc Donald's, Burger King, che fanno profitti sui territori colonizzati, o che sostengono apertamente l'esercito israeliano nell'invasione di Gaza”.
Della situazione in Palestina ha parlato anche la leader nazionale della Fiom Cgil, Francesca Re David dal palco di piazza Santissima Annunziata in chiusura del suo intervento alla manifestazione contro la manovra promossa da Cgil e Uil: “Lo voglio dire anch'io: la guerra è un crimine in sé, e oggi sono in atto crimini di guerra. È stato un crimine, naturalmente, la strage del 7 ottobre ed è un crimine la distruzione di un popolo. Violenza chiama violenza - le sue parole - Non si risponde alla violenza sterminando un popolo- aggiunge- 12 mila morti, 4 mila bambini, 3.500 donne. Si muore di fame, gli ospedali sono assediati: la violenza è un crimine”.
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