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Cronaca Centro Storico

Sciopero dipendenti comunali, il corteo attraversa i viali: traffico in tilt

I lavoratori di Palazzo Vecchio incrociano le braccia e sfilano in corteo lungo le strade di Firenze. Da piazza della Signoria a viale Mazzini, la sede della Corte dei Conti

C’è chi l’ha definita la giornata dell’orgoglio, chi è semplicemente arrabbiato per i tagli in busta paga. Di sicuro c’è che lo sciopero generale dei dipendenti del Comune di Firenze ha mandato in tilt il traffico del capoluogo fiorentino e creato non pochi disagi agli automibilisti. Intorno alle 11 il corteo, composto da circa 3mila persone, ha attraversato i viali bloccando letteralmente la città.

La protesta. E' partita dal luogo simbolo: piazza della Signoria, la sede del Comune di Firenze ma anche il contenitore del malcontento del pubblico impiego, quello di Palazzo Vecchio. Si perché la manifestazione che accompagna lo sciopero, e che si snoderà per le vie della città, muove i suoi primi passi  proprio all’ombra del ‘Biancone’, lì dove ogni lunedì i lavoratori hanno picchiato le pentole e srotolato gli striscioni.

Così il giorno di San Valentino, a dieci giorni esatti dal voto, si inaugura con poca cioccolata e tanto rancore. La rabbia dei lavoratori pubblici che nel giro di un mese si sono visti decurtare il monte del contratto decentrato di circa 8 milioni di euro, con tagli in busta, al conto portato all’amministrazione dai sindacati, fino a 3mila euro annui per quel che riguarda il 2013. Picchetti di protesta, presidi, faccia a faccia, tavoli della discussione e quelli rovesciati, passando per due assemblee del personale all’Obihall. Stamani il blocco degli uffici e in 3mila stanno ‘marciando su Firenze’.

Il corteo di protesta dei dipendenti comunali

Partenza come detto in piazza della Signoria, lato via dei Gondi, poi San Firenze, via della Condotta, via Calzaiuoli, il Duomo, via Martelli, Via Cavour, San Marco, attraversamento dei viali per approdare in piazza Savonarola. Il corteo si chiuderà in viale Mazzini, proprio davanti alla sede della Corte dei Conti, l’istituzione che ha congelato 50 milioni di euro – considerati di troppo – frutto di 12 anni di contrattazione tra l’amministrazione fiorentina e le parti sindacali. In ballo, secondo la magistratura contabile, ci sarebbe un danno erariale grosso come una casa. E che sommato alle norme introdotte dalla spending review imposte dal governo Monti, ha decretato la potatura del contratto decentrato.

Il corteo dei dipendenti comunali

MAURO COMI COORDINATORE RSU COMUNE DI FIRENZE

STEFANO CECCHI - RSU PALAZZO VECCHIO

RENZI – Nell’ora della protesta Renzi non se ne è stato a guardare, anzi. Il sindaco, che da poche settimane si è investito della delega al personale, ha voluto mandare un messaggio diretto alle parti sociali e ai lavoratori: “Se qui si continua ad alimentare lo scontro contro l’amministrazione e la Corte dei Conti si fa un danno ai cittadini e si fa un danno anche ai lavoratori stessi: loro, i lavoratori, non se ne rendono conto, ma si stanno facendo del male da soli”. Non solo; il primo cittadino si è anche “scusato” per i disagi che i cittadini potrebbero subire a causa della protesta, definendo quello di oggi “uno sciopero che fa per l’ennesima volta polemica nei confronti dell'amministrazione comunale: rispetto le opinioni delle lavoratrici e dei lavoratori, ma il dato di fatto è che le cose non stanno come vengono raccontate”.

“C'è un problema oggettivo – ha proseguito – e cioè che in passato, secondo una ricostruzione della Corte dei Conti e del Ministero dell'Economia e delle Finanze, le precedenti amministrazioni hanno dato troppi denari ai dipendenti comunali. Io posso non essere d’accordo con questa ricostruzione, ma ho il dovere di cercare delle soluzioni perché il Comune funzioni e lavori meglio. Il fatto che costantemente, anziché cercare delle soluzioni, le rappresentanze sindacali cerchino di esasperare il clima, contro la Corte dei Conti, in questo caso, con un atto che istituzionalmente mi sembra molto grave, e contro Palazzo Vecchio, mi pare un errore da parte delle lavoratrici e dei lavoratori. È la dimostrazione che tra i lavoratori c’è chi vuole risolvere il problema e chi vuole soltanto un clima di tensione. Noi accoglieremo coloro i quali vogliono risolvere il problema e dalle prossime settimane grazie al lavoro che abbiamo messo in campo riusciremo a risolvere il problema almeno parzialmente”.

Il corteo blocca viale Matteotti

IL BLOCCO DI VIALE MATTEOTTI

LA RABBIA DEGLI AUTOMOBILISTI

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