'La cultura non è in saldo', il presidio davanti all'ex libreria Edison

“L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera”. Con una frase di Antonio Gramsci, Spazi Liberati, il ‘contenitore’ fiorentino di associazioni e movimenti come Comitato No Tunnel Tav, Comitato contro la privatizzazione di Ataf (FI), Comitato San Salvi chi può (FI), Comunità delle Piagge (FI), perUnaltracittà – lista di cittadinanza (FI), propone per domani, sabato 5 gennaio, l’iniziativa ‘La cultura non è in saldo’. Dalle 15:00 in poi, davanti all’ex libreria Edison, interverranno lavoratrici delle biblioteche, librai della Edison, lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino, studenti, movimenti, associazioni e cittadine e cittadini impegnati nella difesa dei luoghi della cultura.

Gli organizzatori hanno sottolineato come il presidio sia stato pensato “per non restare indifferenti di fronte alla sistematica usurpazione dei luoghi culturali della città, alla negazione del ruolo sociale della cultura e dello scambio tra culture, all'ignobile perpetua offesa alla nostra intelligenza”. “Firenze – hanno continuato – è una città legata esclusivamente al suo passato che, seppur magnifico, a nulla serve in assenza di un fervore culturale vivente, elemento indispensabile alla società, e che a suo tempo ha permesso lo svilupparsi della grandezza artistica e intellettuale di questa città. Non si parla né di intellettualismo borghese, né di turismo e consumismo culturale: l'obiettivo della nostra protesta è la rivendicazione di luoghi di scambio culturale e intellettuale, indipendenti e autonomi, aperti a sperimentazioni e dibattiti. Si tratta, insomma, di ritrovare nella nostra città una vera dimensione sociale, creativa, multidirezionale e intellettualmente appagante”.