Corteo Cobas in San Marco: "studenti e lavoratori contro i padroni"
E' partito questa mattina alle 9 da piazza San Marco il corteo di protesta del sindacato dei Cobas. Studenti e lavoratori sfileranno insieme contro l'accordo di Mirafiori e la riforma Gelmini
Un salto indietro nel tempo? Non esattamente. Ma l’unione di lavoratori e studenti nel corteo di protesta, partito alle 9 di questa mattina da piazza San Marco, sembra salda e motivata. “Siamo qui per lottare contro un governo che sta facendo pagare cara la crisi alle fasce deboli della popolazione, contro le lobby economiche che colpiscono duramente operai e studenti”. Sono le parole di Alessandro Nannini membro del sindacato dei Cobas che, per la giornata di oggi, ha indetto uno sciopero nazionale e numerose cortei aperti a tutti le categorie, “in concomitanza, non a caso, con la protesta della Fiom”.
“Solidarietà con le lavoratrici e i lavoratori Fiat. Per difendere dignità e diritti contro il cinismo disumano dei padroni” e ancora “il peggio dell’accordo mirafiori” con elencati, punto per punto, i passaggi caldi del contratto. Così recitano i volantini distribuiti in San Marco e, in effetti, la vicinanza alle tute blu della fabbrica torinese è il principale motore della protesta, ma non il solo. Studenti, professori e genitori portano avanti il malcontento per la riforma Gelmini ribadendo il loro “no alla privatizzazione della scuola pubblica”.
Tra gli striscioni non mancano i “no alla Tav”, la “grande opera” che prevede nel capoluogo toscano il sottoattraversamento dell’Alta Velocità, e le proteste contro i tagli al trasporto pubblico locale, per il quale nei giorni scorsi gli stessi Cobas Ataf si sono mobilitati con un raccolta di firme alla stazione di Santa Maria Novella.