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Cronaca Figline Valdarno

Maltrattamenti a Figline Valdarno: picchia la moglie perché manca il vino

L'uomo portava con sé il telecomando della televisione per non permettere alla moglie di guardarla in sua assenza

Dieci anni di insulti, divieti e imposizioni. Lui, marito 59enne, senza lavoro e spesso su di giri per il troppo alcol, ad ammonire la moglie in maniera ininterrotta, mentre lei tirava avanti la famiglia: spesa, bollette e affitto. Dedizione alla casa che però non bastava per quello che da compagno di vita si era trasformato in una sorta di padrone.

Il vino in casa non doveva mancare mai, ogni tre giorni in cucina doveva esserci un nuovo cartone da cinque litri. E se mancava erano botte e minacce, talvolta anche in presenza delle figlie della coppia. L'ultimo episodio di violenza a fine ottobre, quando il cinquantanovenne ha colpito la moglie al collo e alla schiena, procurandole ferite giudicate guaribili in dieci giorni dai medici del pronto soccorso.

I diritti della donna erano stati annichiliti. Il marito prima di uscire staccava le prese elettriche di televisione e radio: il 59enne per essere sicuro che la moglie non potesse trascorrere qualche ore a guardare un film si portava via anche il telecomando. 

Sigilli e privazioni a cui la donna non ha retto più sfogandosi per ore davanti ai carabinieri di Figline Valdarno, guidati dal capitano Luca Mercadante. Denuncia di maltrattamenti per cui il gip di Firenze ha disposto il trasferimento del 59enne nel carcere di Sollicciano.  

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