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Cronaca

Maggio: contro i licenziamenti Renzi rispolvera la filosofia dei 15 minuti

Il sindaco ha presentato ai sindacati la piattaforma programmatica anti licenziamenti: 15 minuti di lavoro in più, meno riposi per le masse artistiche e contratti di solidarietà

Durante la trattativa con gli autisti dell’Ataf, circa un anno fa, Renzi inviò una lettera ai sindacati strutturata su una quindicina di punti. La lettera conteneva secondo il sindaco l’unica cura che avrebbe garantito un futuro pubblico all’azienda di trasporto più importante dell’area metropolitana. La storia poi la conosciamo: la lettera non diede nuova linfa al tavolo della trattativa che nel breve si rovesciò. Renzi accusò i sindacati di non voler lavorare un quarto d’ora in più; la Rsu Ataf sottolineò in tutte le sedi come quei famosi 15 minuti fossero solo propaganda e che rappresentavano solo la punta di un iceberg irricevibile.

MAGGIO – Passano i mesi, a Palazzo Vecchio si ripresenta un'altra grana sindacale, quella del Maggio musicale. Dieci, poi otto, lettere di licenziamento firmate dal sindaco a San Silvestro. Poi la mazzata: il commissariamento per “gravi irregolarità” come sottolinea il ministro Ornaghi. Ed improvvisamente si è aperto uno scenario nuovo. Torna in sella la trattativa sindacale con Cgil e Cisl a chiedere i contratti di solidarietà per 172 tra tecnici e amministrativi e Renzi che rilancia con una piattaforma programmatica che scongiuri i licenziamenti. Si tratta di una  proposta strutturata in tre punti, “piccoli sacrifici”, e qui rispunta la filosofia del quarto d’ora.  

La trattativa sta andando avanti non stop dalla giornata di ieri (avviata direttamente da Renzi, e portata avanti ieri dal vicesindaco Dario Nardella) e che, a quanto si apprende, proseguirà anche oggi perché il tempo per discutere sta per scadere: il 31 gennaio è giuridicamente il termine ultimo per il ritiro dei provvedimenti di allontanamento dal teatro e la prima data utile in cui il Ministero dei Beni culturali potrebbe rendere noto il nome del commissario del Maggio musicale.

15 MINUTI - Quanto alla piattaforma elaborata dal sindaco, il primo punto prevedrebbe proprio 15 minuti di lavoro in più al giorno per tecnici e operai del teatro a parità di stipendio (una misura che porterebbe il tempo di lavoro ai livelli previsti dal contratto nazionale del settore, si fa notare dal Comune), e, più flessibilità sugli orari (disponibilità a lavorare più ore in occasione degli spettacoli con possibilità di recupero nelle ‘giornate morte’). Il punto due, dedicato alle masse artistiche, prevede invece la rinuncia da parte degli orchestrali di 14 giorni di riposo l’anno, che scendono a 7 nel caso di appartenenti a coro e corpo di ballo. Terza e ultima parte della piattaforma riguarda gli amministrativi, per i quali scatterebbe il regime dei contratti di solidarietà.

Il risparmio complessivo di questa manovra, secondo le stime degli ultimi giorni, potrebbe superare quello ottenuto con i licenziamenti, cioè circa 400mila euro. In caso i sindacati accolgano la piattaforma, suggerisce sempre Palazzo Vecchio, Renzi si è già detto disponibile a venire incontro ad un’altra richiesta da tempo avanzata dalle sigle dei lavoratori, il taglio dei compensi del management, per ottenere ulteriori risparmi: il sindaco ne ridurrebbe il budget di 150mila euro annui.

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