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Cronaca Centro Storico / Via Roma

La Madonna finisce nella vetrina di un negozio: "Non è blasfemo"

Un'istallazione all'interno del negozio Luisa Via Roma ha come soggetto la Madonna. Polemica sul web. Ma il collaboratore risponde: "Solo un'espressione artistica"

Una cattedrale con una Madonna, il tutto però in vetrina. E’ l’idea esposta nel negozio Luisa Via Roma che ha intitolato un’istallazione “Like a Virgin”, amarcord del grande successo della pop star Madonna. I manichini, dodici in tutto, stanno però creando qualche polemica on line, e non solo, come riportato in prima battuta dal Corriere Fiorentino.

Sono numerosi i commenti su facebook in sostegno dell’espressione artistica della boutique sebbene alcuni abbiano tacciato come irrispettosa la scelta del negozio. L’allestimento durerà fino a capodanno ed è stato pensato per le festività natalizie. Uno dei collaboratori è un artista fiorentino di 26 anni, Stefano De Lellis. "Siamo partiti innanzitutto dal tema per arrivare all'espressione dell'evento - spiega De Lellis - in questo caso era il Natale e per questo abbiamo deciso di fare un allestimento tra sacro e profano, rimanendo comunque light. Da qui la scelta di una 'chiesa' in chiave fashion, una forma di comunicazione, più che una mera provocazione".

ARTISTA - L’artista ha voluto anche precisare come lui abbia curato solo una parte dell’allestimento in particolare auree, copricapo e raggiere. Che hanno preso la forma di croci, angeli e elementi della cristianità. “Il tema – precisa De Lellis – è stato commissionato. Quello che è veramente firmato da me sarà una linea di gioielli che presenterò la prossima settimana. Il tema? Lo stesso”. De Lellis vuole anche placare le polemiche, come peraltro la direzione, che ha preferito il ‘no comment’: “Non c’è niente di blasfemo, non è un’opera contro qualcosa. E’ solo un'espressione artistica”.

Agli antipodi l’onorevole Gabriele Toccafondi, coordinatore fiorentino del PDL: “Non è certo la prima volta che l'immagine della Madonna viene maltrattata da pseudi artisti per far parlare di se e farsi pubblicità - dice il parlamentare fiorentino - ma sinceramente nessuno sentiva il bisogno di una 'Chiesa in chiave fashion' o del 'contributo al Natale' di questo De Lillis".

"Credo si debba smettere una volta per tutte di usare le figure religiose per fare speculazione e inoltre mi chiedo - conclude Toccafondi - cosa sarebbe successo e quali sarebbero state le reazioni se questo signore avesse utilizzato e 'spettacolarizzato' altre immagine care ad altre religioni?".  
 
 

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