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Cronaca

Crollo Lungarno Torrigiani, i sindacati: "Più investimenti, meno profitto"

Anche i sindacati chiedono di accertare le responsabilità dell'accaduto: "Servono più interventi per la messa in sicurezza, ma non a carico dei cittadini"

Anche i sindacati, dopo il crollo del lungarno Torrigiani, lanciano accuse contro la mala gestione della "cosa pubblica". "Le reti idriche di Firenze sono vetuste, servono urgentemente più investimenti", scrivono in una nota congiunta Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil della Toscana.

"Quanto avvenuto richiama l’attenzione su interventi il cui costo era stato stimato in circa 6 miliardi per la Toscana. La rete idrica delle grandi città storiche si basa infatti su opere realizzate, in buona parte, nel periodo a cavallo della seconda guerra mondiale o in quello subito successivo: la tubazione di Lungarno Torrigiani rientra tra quelle posate da circa 70 anni", proseguono i sindacati, che chiedono (come in realtà ha già promesso il sindaco Nardella) però che "gli interventi necessari per ripristinare il lungarno e per i futuri investimenti non gravino sulle tariffe per i cittadini, ma ad esempio distribuendo meno utili ai soci e dedicandone parte ad investimenti".

I sindacati sottolineano invece il difficile ruolo e l'impegno dei lavoratori, spesso reperibili 24 ore su 24 e in condizioni di lavoro non facili. Quegli stessi lavoratori cha hanno scritto a Nardella chiedendo di essere ascoltati su quella che considerano essere stata una gestione non ottimale della Spa dell'acqua. "Siamo pronti a raccontere che succede dentro Publiacqua - hanno scritto -, ma vogliamo garanzie che non ci saranno ritorsioni nei nostri confronti".

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