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Cronaca

Allarme gioco d'azzardo: boom di malati in città

Situazione critica: giocati 1.600 euro a testa. In aumento anche giovani e donne

Ogni fiorentino, considerando la totalità della popolazione (anche i neonati) gioca in media in slot machines, video lottery o quant'altro, 1.600 euro l'anno, il 6% in più della media nazionale (1.500 euro pro capite).

A Firenze città è molto superiore alla media anche il numero dei 'punti gioco' (ogni attività che contiene un o più apparecchi per giocare): in Toscana c'è un punto gioco ogni 1,5 km quadrati, mentre a Firenze ci sono 4 punti gioco ogni km quadrato. Del resto è proprio un quartiere fiorentino, quello delle Piagge, ad essere già balzato sulle cronache come quello con la più alta concentrazione di slot a livello nazionale (una ogni 65 abitante).

Il totale delle giocate effettuate nel 2016 a Firenze ammonta a 633 milioni di euro, con un aumento del 12% (equivalente a +67 milioni di euro) rispetto all'anno precedente. Risultano inoltre in aumento i giocatori giovani e giovanissimi e anche le donne: oggi a giocare è una donna ogni 3 uomini, rispetto al rapporto 1 a 9 di qualche anno fa.

Aumentano poi i cosiddetti 'giocatori patologici' che si rivolgono alle strutture sanitarie: tra il 2010 e il 2016, nella provincia di Firenze, le persone che si sono rivolte ai Serd (Servizi per le dipendenze) e diagnosticati con disturbi da gioco d'azzardo, sono aumentate del 76%. A Firenze i 'giocatori problematici' sono stimati in almeno 5mila: tutte persone che scommettendo portano soldi anche nelle casse dello Stato ma che poi hanno 'costi' ingenti per lo Stato stesso sia a livello sanitario che soprattutto sociale, con famiglie che arrivano a rovinarsi a causa del gioco.

Tutti questi dati emergono dall'indagine sul gioco patologico curato dalla professoressa di Psicologia dello Sviluppo dell'Università di Firenze Franca Tani. I risultati dello studio sono stati illustrati questa mattina in Palazzo Vecchio, alla presenza delle assessore allo sviluppo economico Cecilia Del Re e al sociale Sara Funaro, che hanno illustrato il nuovo 'regolamento comunale per l'esercizio del gioco lecito'.

Il nuovo regolamento, che arriverà in consiglio comunale lunedì prossimo, amplia le categorie dei 'luoghi sensibili': tra gli altri scuole, ospedali, case di cura, biblioteche, giardini pubblici, centri sportivi. Nessun nuovo punto giochi (con deroga però per quelli già esistenti) potrà aprire a meno di 500 metri da tali 'luoghi sensibili'. Previsto anche il divieto di apertura nell'area Unesco.

Il nuovo regolamento recepisce le norme fissate dall'intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni Enti Locali del settembre scorso e prevede 'premi' per le attività commerciali che rinunciano alle slot e 'penalizzazioni' per coloro che le mantengono.

“Stiamo lavorando per arginare e limitare quanto possibile il fenomeno, anche sul fattore prevenzione – spiegano Funaro e Del Re -. Il Comune non concederà il patrocinio ad eventi che si svolgono in locali dove sono presenti slot e ci saranno penalità nell’assegnazione di contributi e nel riconoscimento di canoni agevolati agli esercenti che non rinunciano al gioco d'azzardo”. La rete libera Wi Fi Firenze del Comune non consentirà inoltre di connettersi ai siti di scommesse on line.

L'ultima ordinanza del sindaco Dario Nardella che limitava fortemente gli orari di slot machine e video lottery è stata bocciata dal Tar. "L'attuale normativa, a livello nazionale, sancisce che devono stare chiuse almeno 6 ore al giorno", spiega Del Re. Il che significa che possono restare aperte 18 ore al giorno. Una nuova ordinanza del sindaco stabilirà in che fascia oraria obbligare alla chiusura, ma non potrà aumentare le ore di chiusura rispetto alle 6 previste dalla normativa nazionale.

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