Foodora, 200 rider licenziati: “Intervenga il governo”
Con la vendita a Glovo perderanno il posto: se riassunti, avranno condizioni peggiori
Prosegue la vertenza riguardante i ciclofattorini di Foodora, dopo l'annunciato licenziamento di circa 200 rider fiorentini a fine novembre con la vendita della società a Glovo. Resteranno senza lavoro dal 1° dicembre, quando scadrà il loro contratto Co.co.co. Con l’annunciata vendita di Foodora a Glovo infatti, come trapelato, Glovo con ogni probabilità non darà continuità ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa instaurati da Foodora con quasi 2mila rider in tutta Italia.
“Il tempo stringe, bisogna trovare una soluzione. I ciclofattorini hanno subito un trattamento grave e inaccettabile, devono essere riassunti alle stesse condizioni e occorre regolamentare il settore per garantire a tutti diritti e tutele”, dichiarano Ilaria Lani di Nidil Cgil e Silvia Casini di Felsa Cisl, al termine del tavolo sulla vertenza Foodora-Glovo riunito ieri pomeriggio in Regione. Quest'ultima si è impegnata a convocare le aziende interessate e a sollecitare sul caso il ministero del lavoro.
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“Per continuare a lavorare potranno solo partecipare alle nuove selezioni di Glovo, senza alcuna garanzia di continuità occupazionale, e sperare di vincerle all’interno di una gara con nuovi sistemi di valutazione. Qualora fossero scelti, vedrebbero in ogni caso peggiorare le proprie condizioni di lavoro. Non avrebbero un Co.co.co ma una collaborazione occasionale pagata a cottimo”, spiegano Lani e Casini.
Una delegazione di riders di Foodora è stata ricevuta ieri anche dalla commissione lavoro del Comune, presieduta dal consigliere Pd Cosimo Guccione.
“Continueremo a seguire la vicenda dei ciclofattorini fiorentini e siamo pronti a redigere atti per sostenere le loro posizioni. Il problema però non è solo fiorentino ma nazionale - commenta Guccione -. Il governo aveva promesso una soluzione per questi lavoratori atipici: stiamo ancora aspettando”.
