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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Il generale che guida l'Istituto Geografico Militare di Firenze: "Omosessuali, non siete normali". Nardella: "Gravità inaudita"

Bufera sulle affermazioni contenute nel libro del generale Vannacci, interviene anche Crosetto

Si chiama "Il mondo al contrario" ed è già un caso. Lo ha pubblicato il generale Roberto Vannacci, già capo della Folgore e oggi alla guida guida dell’Istituto geografico militare di Firenze. Il libro è al numero 3 della classifica della saggistica di Amazon e dopo le bufere di queste ore forse venderà ancora di più. Intriso di linguaggio sessista e discriminatorio e pieno di evocazioni xenofobe, ha già provocato una bufera politica.

La firma sul volume è quella del generale Roberto Vannacci, 55 anni, militare di lungo corso, già a capo della Folgore e oggi al comando dell'Istituto geografico militare appunto.

Il testo è un 'saggio' politico, autoprodotto da Vannacci e intitolato il "Mondo al contrario" sta andando letteralmente a ruba su Amazon, con tematiche molto care all'estrema destra.

Vannacci ne ha per tutti: si scaglia contro la "dittatura delle minoranze", una categoria trasversale e "nefasta" che vedrebbe riuniti gay, clandestini, femministe, marxisti.

Ne ha contro gli ambientalisti che non capiscono che "i cambiamenti climatici ci sono sempre stati", contro Paola Egonu, i cui tratti non rappresenterebbero l'italianità e contro gli omosessuali che non sarebbero "normali". Si definisce poi, tra le altre cose, erede di Giulio Cesare e rivendica il suo "diritto all'odio".

Dopo le prime indiscrezioni di stampa uscite ieri, tra i primi a reagire c'è stato il sindaco Dario Nardella.

Nardella: "Gravità inaudita"

"Le parole espresse da Roberto Vannacci nel suo libro, stando a quanto riportato dai mezzi di informazione, sono di una gravità inaudita e mi lasciano sconcertato, anche perché espresse da un servitore dello Stato, un alto ufficiale dell’Esercito italiano nonché comandante di una storica e prestigiosa istituzione di Firenze come l’Istituto Geografico Militare", ha detto il sindaco.

"Firenze è città universale, da sempre impegnata per i diritti delle persone contro ogni discriminazione: per noi è inaccettabile che una Istituzione della nostra città sia guidata e rappresentata da una persona che manifesta idee così aberranti e offensive. Mi chiedo sommessamente - ha aggiunto il primo cittadino -, che giudizio diano e cosa pensino di fare a riguardo le autorità governative".

A replicare ci ha pensato il ministro della difesa Guido Crosetto, che ha condannato fermamente le parole di Vannacci.

Crosetto: "Farneticazioni"

"Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate. Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l'Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l'esame disciplinare previsto", ha specificato su Twitter Crosetto.

"La Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall'Ufficiale - si legge inoltre in una nota delle forze armate -. Si precisa che l'Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso l'Esercito si riserva l'adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine".

Zan: "Grave e allarmante"

"È grave e allarmante che un generale dell'esercito in carica pubblichi un saggio politico, tanto più intriso di idee antidemocratiche, razziste, omofobe e misogine, in palese contrasto con la Costituzione. Serve un intervento urgente dello Stato Maggiore della Difesa per tutelare la credibilità e l'onorabilità delle nostre forze armate impegnate quotidianamente in Italia e all'estero per difendere i valori costituzionali, che Vannacci con le sue parole ha infangato", le parole del parlamentare Pd Alessandro Zan, noto per la proposta di legge che portava il suo nome e naufragata nella scorsa legislatura.

Fossi: "Aberrante"

"Le parole del generale del generale Vannacci sono gravi e aberranti. È sbagliato etichettarle come opinioni, perché quelle che leggiamo sono prese di posizioni violente, che evidenziano un’incompatibilità tra il generale e il ruolo di difesa del Paese nella sua interezza che è chiamato a ricoprire. Bene la presa di distanze dello Stato Maggiore dell’Esercito e l’avvio dalla Difesa dell’esame disciplinare previsto. Chiediamo anche la rimozione dall’incarico di comandante dell’Istituto geografico militare, perché è inammissibile che un’istituzione della nostra Regione, da sempre terra dei diritti, sia guidata da chi esprime tali parole", le parole di Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana e deputato.

L'Aned: "Sconcertante"

Anche la sezione fiorentina dell’Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati, ha espresso il "più totale sdegno" nei confronti delle "oltraggiose dichiarazioni espresse – nel proprio libro – dal generale Roberto Vannacci, da due mesi alla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze".

"Parole sconcertanti, cariche di razzismo, intolleranza, xenofobia, misoginia. In particolare, Vannacci attacca 'le discutibili regole di inclusione e tolleranza imposte dalle minoranze' e 'il lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze'. Le discutibili teorie sostenute dall’autore richiamano idee di regime, fondate sulla discriminazione e sopraffazione, le quali hanno aperto le porte al sistema concentrazionario e alle camere a gas. La nostra Associazione, fondata dai deportati sopravvissuti alle torture nazifasciste, stigmatizza le gravi affermazioni del generale Vannacci, invocando le dimissioni dall’incarico attualmente ricoperto", chiede Lorenzo Tombelli, presidente Aned Firenze.

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