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Cronaca Centro Storico / Via Ricasoli

Le librerie più antiche di Firenze

Non solo grandi catene come La Feltrinelli, Mondadori, Giunti, ma anche piccole realtà che hanno contribuito allo sviluppo intellettuale e culturale della città e dell'Italia. Queste sono alcune delle storiche librerie di Firenze

Non solo grandi catene come La Feltrinelli, Mondadori o Giunti, ma anche piccole realtà che hanno contribuito allo sviluppo intellettuale e culturale della città e dell'Italia. Queste sono alcune delle storiche librerie di Firenze.

Libreria Oreste Gozzini, in via Ricasoli.
La libreria fu aperta nel 1850 da Oreste Gozzini, in piazza del Duomo, che iniziò la compravendita di libri antichi e moderni.

Visto il successo fiorentino nel 1887 la libreria aprì una succursale a Roma. Nel 1959, dopo una serie di trasferimenti, si stabilì in via Ricasoli, dove ancora oggi ha la sua sede. La libreria è sempre atta gestita dai discendenti di Oreste Gozzini.

Dopo l’alluvione del 1966 il negozio è stato ristrutturato, infatti le vetrine sono in stile moderno. Tra gli scaffali in legno si possono trovare libri antichi e molto preziosi ed anche collezioni dal ‘400 ad oggi. Libri di storia, arte, letteratura, diritto, economia, ma non libri di testo e gialli.

Questa libreria fu assiduamente frequentata da Croce, Einaudi, Spadolini e Papini.

Libreria Martelli, via Martelli.
Nata ben nel 1840 quando Felice e Alessandro Poggi aprirono un’attività che in poco tempo divenne luogo di ritrovo per molti intellettuali del tempo.

La libreria fu gestita successivamente dal nipote di Alessandro Poggi, Enrico Bemporad, che diede un’impronta editoriale alla libreria, ad esempio partecipando alla pubblicazione de "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi, che fu tradotto in 140 lingue.

La libreria fu cambiata di nome per colpa delle leggi razziali: il nome Bemporad fu cancellato e sostituito con quello di Marzocco, che era già uno dei simboli di Firenze.

Il negozio ha subito notevoli lavori di ristrutturazione e restaurazione, soprattutto dopo la tragica alluvione del 1966. Nel 2003, quando il Gruppo Giubbe Rosse ha rilevato la proprietà, ha cambiato nuovamente il nome alla libreria dando la vecchia denominazione di "Libreria Martelli".

Adesso la libreria ha uno stile molto più moderno, non si vendono solo libri, ma è anche un bar, un internet point e si può assistere alla presentazione di nuovi libri.

Libreria Giorni, in via Martelli.
Giovanni Spadolini l’ha definita il suo luogo preferito “ nelle ore di riposo e di ricerche da bibliofilo”. Si trova sotto il liceo classico Galileo. Durante il periodo fascista era uno dei pochi luoghi in cui si potevano trovar testi vietati dal regime.

Nel negozio si possono comprare sia libri nuovi che usati, ma anche fuori commercio, un vero e proprio museo di libri di arte, cucina, musica, senza distinzione di genere (si possono acquistare anche spartiti). Meta ideale non solo per i turisti, ma soprattutto per collezionisti e appassionati.

Libreria Salimbeni, in via M. Palmieri.
Nacque nel 1948 dopo la trasformazione di un negozio risalente al 1930 che vendeva libri usati.

Qualche anno dopo iniziarono anche la vendita per corrispondenza sia di libri sulla religione che sulla storia di Firenze.

Vi si possono trovare libri di ogni genere da quelli più attuali a quelli più introvabili.

Libreria del Porcellino, in piazza del Mercato Nuovo.
Fu fondata nel 1939 con il nome “Casa del libro”, poi cambiato nel 1945 in quello attuale.

Specializzata in libri di vario genere, stampe e poster d'arte, effettua il servizio di ricerca testi ed esportazione.

La libreria in passato è stata la sede delle presentazioni dei libri di personaggi come Spadolini e Saviane.

Libreria Antiquaria Gonnelli, in via Ricasoli.
Fu fondata da Luigi Gonnelli nel 1875 ed è una delle librerie più antiche di Firenze e d’Italia. Dopo la sua apertura venne ampliata con una sala, chiamata poi ”Saletta Gonnelli”, e divenne subito un luogo di riferimento per i pittori macchiaioli e per i letterati del tempo.

Durante i primi anni del ‘900 la città ospitava ben due librerie Gonnelli, una in via Cavour e l’altra in via Ricasoli. La sede di via Cavour divenne luogo di esposizione per le opere dei futuristi. Nell’altra sede si trovavano edizioni introvabili e preziose di libri ed era assiduamente frequentata dai grandi personaggi di spicco della cultura e letteratura italiana: Gabriele D'Annunzio, Giovanni Papini, Ferdinando Martini, Benedetto Croce e Giuseppe Prezzolini allora direttore de "La Voce”.

Nella Saletta sono state presentate mostre di pittura di varie generazioni di artisti, molti dei quali sono passati alla storia come maestri del Novecento, quali Giorgio De Chirico, Primo Conti e Ottone Rosai.

Durante la seconda guerra mondiale la libreria divenne un luogo strategico, frequentata dai militanti della resistenza, i quali, per comunicare fra di loro, nascondevano i propri messaggi dentro i libri.

La Saletta Gonnelli tutt’oggi continua la propria attività attraverso la scelta di opere grafiche e pittoriche, allestite nella cornice di un antico cortile coperto, con portali, colonne e finestre in pietra serena cinquecentesca.

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