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Cronaca Pitti / Piazza Santa Felicita

Piazza S. Felicita, lettera al sindaco: "Via tavolini e pubblicità, è deturpata"

La Conf.sal-Unsa Beni culturali: "Nella piazza 20 secoli di storia, godibili solo alle 5 del mattino"

Una lettera al sindaco Dario Nardella, alla soprintendenza e agli uffici Unesco per chiedere di valorizzare piazza Santa Felicita, a due passi da Ponte Vecchio. L'ha inviata il coordinatore toscano della Conf.sal-Unsa Beni culturali, Learco Nencetti, che chiede di far cessare “l'uso improprio della piazza”.

Nencetti lamenta la presenza di tavolini di ristoranti e cartelloni pubblicitari, “che impediscono di godere a pieno di questa splendida piazza, che racchiude in pochi metri 20 secoli di storia. Per vederla nella sua bellezza – prosegue Nencetti – per nove mesi all'anno bisogna alzarsi alle cinque del mattino (quando la piazza è sgombra, come si vede nella foto, ndr). Solo così non si vedranno tavolini, bici, cartelloni di menu che aggrediscono il passante dopo le 9 del mattino”.

Sotto la piazza si trovano tra l'altro i resti della strada romana voluta dall’Imperatore Adriano (Cassia Nova, 123 d.C.) e davanti al sagrato un sepolcreto paleocristiano del IV-VI sec. d.C. Nella piazza vi è anche una colonna fatta erigere a simbolo dell’importante Monastero Benedettino risalente al XI sec. Sulla piazza corre anche il Corridoio Vasariano (1565) sopra il portico della Chiesa e il Coretto Granducale, perché S. Felicita fu Parrocchia di Pitti. All’interno della chiesa vi sono poi opere di Brunelleschi, Pontormo, Bronzino, Volterrano, Ciseri, allievi di Giotto (Taddeo Gaddi. Niccolò di Pietro Gerini).

“Se proprio dei tavolini ci devono stare, che siano pochi e semplici, senza ombrelloni o strutture mobili. La situazione attuale – scrive il sindacalista -, deturpa l’integrità dell'insieme, danneggia la prospettiva, penalizza la luce e altera le condizioni di ambiente in contrasto con la prescrizione di tutela per i Beni culturali e del paesaggio”.

FOTO - Piazza Santa Felicita

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