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Cronaca

Leopolda 6, risparmiatori e vittime della strage di Viareggio arrivano ai cancelli

L'ultima giornata si apre tra le proteste, in attesa dell'intervento di Renzi. Ai cancelli della Leopolda arrivano gli azionisti di Banca Etruria e i parenti delle vittime della strage di Viareggio

"No alla prescrizione per Viareggio!" lo urlano a squarciagola, mentre all'interno della Leopolda parla Debora Serracchiani, vice segretario del Partito democratico, i parenti delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Sotto accusa sono finite 9 società e 33 persone, ma si rischia la prescrizione. "E' disumano che questo Stato non voglia la verità - spiegano ai cancelli con le foto dei cari morti -. Un processo dove sono morte 32 persone e dove ci sono stati feriti gravissimi che porteranno per sempre i segni di quei giorni non può andare in prescrizione".

Con loro, ai cancelli della Leopolda, riesce ad arrivare anche una delegazione dei risparmiatori 'truffati', quelli che in seguito al salve banche, il decreto del governo, hanno visto azioni e obbligazioni andare in fumo. Una piccola delegazione che mette in allarme una pattuglia di finanzieri, che interviene chiedendo ai manifestanti di allontanarsi. Attimi di tensione, poi la situazione si calma. "Ridateci i nostri soldi", chiedono i risparmiatori beffati.

FOTO - Leopolda 6, domenica 13 dicembre

Sfila anche l'associazione delle Famiglie Arcobaleno, l'associazione dei genitori omosessuali: "Renzi rispetti le promesse. Vogliamo il matrimonio egualitario, l'adozione piena e il riconoscimento alla nascita". Nel frattempo all'interno, in attesa del presidente del consiglio Matteo Renzi, continuano gli interventi sul palco.

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