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Cronaca

Cascine, alla fermata della tramvia il market dello spaccio è aperto h24

Intanto i comitati cittadini chiedono a Roma più uomini e controlli

Il “market” alla fermata della tramvia delle Cascine è già aperto alle 10 del mattino. Lì davanti, lato prato, stazionano una ventina di giovani. Uno viene incontro, pochi metri in bici: “Hashish, fumo?”. Di fronte allo scuotere della testa sorride: “Ah non fumi?”. E tira dritto. Poco distante una ragazza si alza di scatto da una panchina imprecando perché le è caduta a “pallina” di crack, incurante dei passanti, e si mette a rovistare in terra.

Questo il “biglietto da visita”, che però in realtà inganna. Almeno al mattino. Perché per il resto le Cascine sono quello che dovrebbero sempre essere: un parco a disposizione della città. C’è chi corre, chi pattina, fa stretching o flessioni, oltre a chi si rinfresca alle Pavoniere.

"Il Comune non fa nulla"

“A quest’ora è sempre tranquillo e anche il pomeriggio - dice Fabio seduto a leggere su una panchina al fresco a due passi dalla piscina -. La sera è diverso, però è tutto concentrato laggiù dove c’è la fermata del tram”, indica prima di attaccare il sindaco: “Lì la situazione è peggiorata, d’altronde il Comune non fa niente”. Inutile fargli notare che da mesi l’amministrazione sta sollecitando il governo a inviare più agenti in città.  “Nardella sa solo chiedere a Roma. E ai fiorentini va bene così, visto che borbottano ma poi votano gli stessi”.

"Serve un presidio fisso"

“Io vengo a correre la mattina quindi ho una visione parziale, non noto grandi cose - conferma Luca, runner in pausa -. Però quello della tramvia non è un bello spettacolo. Magari servirebbe un presidio fisso delle forze dell’ordine”.

Tutto tranquillo fino al tramonto? Non proprio a giudicare dall’aggressione dei due youtuber venuti a “documentare” il degrado del parco e accolti non proprio benissimo dai pusher. “Non volevano che noi passeggiassimo lì perché stavamo infastidito i clienti, per poi finire all'aggressione con bottiglie e altro. La situazione è veramente schifosa, il parco non è più per passeggiare o altro ma solo per spacciare, con le forze dell'ordine che restano a distanza”, ha commentato sui social Simone Scavullo, del Comitato cittadini per Firenze, che li stava accompagnando.

Al governo: "Dateci più uomini"

E in tema di sicurezza e degrado sono 1.200 le firme raccolte da una decina di comitati (capofila l’Associazione Borgognissanti ma dentro ci sono anche Parterre, via Maso Finiguerra, I sopravvissuti del San Lorenzo, Associazione Insieme per San Lorenzo, Leopoldaviva, Sicurezza Oltrarno, Cittadini attivi San Jacopino, Fiorenza, Palomar via Palazzuolo) e spedite al ministero dell’Interno per chiedere più uomini e mezzi “per garantire maggiore sicurezza in città, combattendo macro e microcriminalità, spaccio di droga e molestatori seriali”.

Richiesta sottoscritta ovviamente dal sindaco Dario Nardella. “Da tempo noi chiediamo al ministro dell’Interno Piantedosi e al governo Meloni duecento agenti in più a presidiare il nostro territorio. Le città devono essere sicure e non devono essere lasciate sole. Di fronte a episodi di criminalità non abbiamo tutele”, dice il sindaco, annunciando la prossima convocazione dei comitati cittadini per condividere iniziative comuni.

L'assessora alla sicurezza: "Roma ci mandi più agenti"

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