rotate-mobile
Cronaca Novoli / Viale Alessandro Guidoni

Tramvia, Linea 2: un anno fa l'annuncio ma ancora è tutto fermo | FOTO

Dovevano partire a maggio del 2011 i lavori per la seconda linea. Poi la crisi del Consorzio Etruria e BTP. Subentra Impresa Spa, ma in viale Guidoni i cantieri sono deserti

Il 2 maggio 2011 dovevano partire i lavori della tramvia linea due. In pratica oltre un anno fa. Ad annunciarlo fu il sindaco di Firenze Matteo Renzi a fine marzo nella Sala Cosimo I di Palazzo Vecchio. Il due la partenza dei lavori, mille giorni dopo i trenini Pegaso avrebbero dovuto collegare l’aeroporto di Peretola con la stazione di Santa Maria Novella. Mille giorni, poco meno di due anni. E le parole usate allora dal primo cittadino furono altisonanti, visto che prese come spunto di riflessione l’operosità del Giappone post terremoto: “Se i giapponesi hanno ricostruito un'autostrada in sei giorni non vedo perché noi non dovremmo costruire la linea 2 in tre anni, anche facendo tesoro degli errori commessi in passato”. Parole dettate da un precedente poco felice, quel tempo infinito, in cui è stata realizzata l’unica tratta in funzione: la linea 1, la Firenze – Scandicci.

Da quell’annuncio è passato un anno e della linea due non c’è praticamente traccia. A pochi passi dall’aeroporto gli ombreggianti delimitano il perimetro di un cantiere in apparenza vuoto, fermo al palo. Un po’ di movimento terra, un escavatore, un deposito dei materiali. Ma al suo interno non si vedono operai, nessun caschetto giallo, nessun direttore dei lavori. Così si presenta oggi quello che i tecnici, i progettisti e gli addetti ai lavori definiscono come la ‘trincea Guidoni’. Certo in un anno di acqua sotto i ponti ne passa tanta e le cose sono cambiate radicalmente. Annunci, proclami, nuove aziende, il risultato tuttavia non è mutato di una virgola. Sì perché prima dell’estate 2011 il banco lo fece saltare la crisi profondissima in cui è sprofondato il Consorzio Etruria, la gigantesca cooperativa incaricata di realizzare i lavori. E prima ancora la sfaldamento giudiziario ed economico di un altro colosso dell’edilizia, la BTP, la vera concessionaria dei lavori. Una BTP a pezzi che assieme al Consorzio creò un consortile per portare a termine l’appalto aggiudicatosi per la linea due.

Viale Guidoni: il cantiere deserto per la realizzazione della tramvia

Un accordo che non ha mai visto maturare i frutti sperati. Crolla la BTP, crolla il Consorzio Etruria. Arrivederci e grazie ai lavori tramviari. Mesi di stallo, impasse amministrativo e Palazzo Vecchio assediato dalle polemiche. Passa qualche mese e giunge una notizia che sa di svolta. Luglio 2011: la romana Impresa spa, guidata da Raffaele Raiola, rileva le grandi commesse pubbliche in mano alla BTP. Allora apparve come un nuovo inizio per il progetto tramvia. Tra agosto e settembre si definirono i nuovi accordi, fino a che una volta messo tutto nero su bianco, fu tempo di nuovi annunci.

Cinque novembre, ‘trincea Guidoni’. Il sindaco Renzi a braccetto di Raiola posano la prima pietra del cantiere. O meglio aprono un ‘cancellaccio’ che si affaccia sul cantiere. Come dire, dopo mesi di attese si apre finalmente la stagione dei lavori. I giorni per la realizzazione sempre gli stessi, 1000. Anzi, qualcuno in meno, 960. Ma come detto, qualche scavo, le necessarie opere di bonifica bellica predisposte dalla legge, e poi il buio. Dopo sei mesi da quel giorno sembra essere tornati al punto di partenza. La responsabilità sbandierata ovunque dai protagonisti di questa vicenda kafkiana, sempre la stessa: la crisi economica. Con dei distinguo importanti. Se infatti per il Consorzio Etruria la crisi del mattone, con il carico da nove delle vicende giudiziarie della BTP, ha fatto alzare bandiera bianca, in questo caso i connotati di questo nuovo stop raccontano un pezzo di Italia attualissima: banche e la questione del credito alle aziende. Il nodo infatti riguarda i tassi di interesse che le banche esigono da Impresa spa e da Tram Firenze spa, la società titolare del project, per dare il via libera al prestito milionario. Decine e decine di milioni di euro di finanziamento ad interessi raddoppiati rispetto agli accordi 2005. Allora infatti l’asticella fu fissata attorno al 4-5%. Ma i lavori in questo lasso di tempo non sono mai partiti, ed in questi 7 anni la crisi che ha investito il pianeta ha mutato profondamente le carte in tavola. Così gli istituti di credito hanno raddoppiato le loro pretese: dal 4-5% all’8-10%, come dichiarato in più di un'occasione dal presidente di Tram Firenze, Fabrizio Bartaloni.

Le vicende di Firenze quindi come la gran parte del sistema industriale italiano. Le banche restie a finanziare le aziende, se non a tassi elevati, e l’industria che è sempre più piegata. Tutto vero, ma c’è un però. L’intoppo era ben presente a tutti i protagonisti chiamati in causa nella realizzazione dell’opera, Palazzo Vecchio in testa. Allora perché a novembre la posa della prima pietra? E perché da allora ad oggi, in sei mesi, le parti non hanno trovato un accordo per cercare di uscire fuori da questa palude? Il sindaco Matteo Renzi, a fronte di tutto questo, si è smarcato gettando la croce sul sistema bancario italiano. La tramvia come esempio di un Paese in cui le cose non vanno, tra rapporti di forza sbilanciati e sistema economico da rifondare. Dall’altra parte si è preso il merito di una scelta: fermare tutto alla partenza, per non aver parte della città invasa da cantieri ingessati per anni. Il fatto è che, tuttavia, al di là dei proclami, delle ragioni o dei torti, le soluzioni alternative al trasporto nell’aera metropolitana fiorentina servono come il pane. L’esperienza ed il successo della linea 1 insegnano. Di certo questo stallo rispecchia un pezzo d’Italia, in cui tutti hanno fatto il massimo per raggiungere il traguardo ma nessuno alza la mano per prendersi la propria fetta di responsabilità quando poi la striscia dell’arrivo non si vede mai. Intanto nella recinsione dei cantieri campeggia una scritta emblematica: “La tramvia migliora la circolazione. Puntuale – Frequente – Ecologica”. Per ora un sogno.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tramvia, Linea 2: un anno fa l'annuncio ma ancora è tutto fermo | FOTO

FirenzeToday è in caricamento