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Cronaca Empoli

Lavoratori trattati come schiavi: arrestato imprenditore cinese nell'Empolese

Erano stati privati dei documenti e fatti lavorare 13 ore al giorno, senza essere pagati e senza poter uscire

I carabinieri li hanno trovati chiusi in un armadio, durante l’ispezione in un’azienda nel comune di Empoli. Erano trattati praticamente da schiavi.

Una particolare maniglia permetteva di alzare unl frontale interno dell'armadio e, nell'intercapedine ricavata, completamente buia e priva di fessure per l’aerazione, erano nascoste due persone, un uomo ed una donna di nazionalità cinese, privi di permessi di soggiorno e impiegati illegalmente nell’impresa.

Ascoltati dai militari grazie alla traduzione di un mediatore culturale, hanno riferito che, appena arrivati in Italia, erano stati derubati dei documenti e trasportati ad Empoli.

Qui erano stati impiegati nella ditta di un loro connazionale, lavorando 13 ore al giorno, dalle 8 alle 21, con una breve pausa per il pranzo, senza essere pagati e senza poter uscire dal laboratorio.

Non avevano alcun denaro e il titolare provvedeva a fornire loro, spiegano i carabinieri, cibo e vestiti. L'uomo e la donna lavoravano per 'riscattare' i loro passaporti, senza avere alcun termine definito.

Hanno riferito inoltre di non aver idea del luogo dove si trovavano né tantomeno del tempo trascorso all’interno del laboratorio.

Il datore di lavoro, anche lui di nazionalità cinese, sentito il magistrato d’urgenza, è stato arrestato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e portato nel carcere di Sollicciano.

Oltre all’arresto, eseguito dai militari dell’Arma, l’Ispettorato del Lavoro ha disposto la sospensione di tre attività imprenditoriali, perché oltre il 20% dei lavoratori trovati nelle altrettante ditte, su 4 ispezionate, erano al nero.

L'operazione è stata condotta dai militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Firenze, coordinati dal Nucleo Investigativo del Gruppo, nel corso di ispezioni presso alcune ditte gestite da cittadini di nazionalità cinese e ubicate nei Comuni di Empoli (FI) e di Signa (FI).

In tutto sono stati trovati 33 lavoratori, tutti di nazionalità cinese, di cui nove risultati al nero e cinque senza permessi di soggiorno, irregolari sul territorio nazionale. Oltre all’arresto dell'imprenditore cinese sono state irrogate multe per un 40mila euro. (sotto l'armadio dove i carabinieri forestali hanno trovato le due persone)

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