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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

"Renzi? Fare bene il sindaco il più grande dei biglietti da visita"

Lorenzo Cherubini ieri è stato ospite di Ted x nel Salone dei Cinquecento. Sul sindaco ed il suo Big Bang: "Renzi mi è simpatico e credo che sia un bravo sindaco"

Ieri nel Salone dei Cinquecento è andato di scena Ted x (l’organizzazione no-profit americana che ha come obbiettivo quello di diffondere idee di valore). In cattedra però è andato l’ospite più atteso al convegno, Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Fotografato, abbracciato, coccolato, è stato il cantautore di Cortona l’elemento magnetico dell’intera rassegna. Cappellino marrone, giacca grigia, cravatta rossa, si è seduto in prima fila accanto al sindaco di Firenze Matteo Renzi. Vicini ieri pomeriggio ed ultimamente accumunati da due parole, anzi da un evento, o per meglio dire l’evento: il Big Bang. Uno ci ha scritto una canzone, l’altro gliela “presa” è la messa come colonna sonora della sua corrente politica, di pensiero ed alla testa, forse, della possibile campagna elettorale in vista di elezioni. Se Renzi nel momento delle scelte, dalle primarie in su, deciderà di buttarsi nella mischia, è sicuro che la sentiremo suonare spesso. Così a margine dell’evento Jovanotti, intrattenendosi con la stampa, non ha potuto evitare un tema che per certi aspetti lo riguarda da vicino. “Il big bang è un'energia creativa ed in fondo sono continui, spesso non ce ne accorgiamo nemmeno” ha detto ridendo. “Renzi mi è simpatico – ha continuato – e credo che sia un bravo sindaco. Amici miei di Firenze, che fanno parte di tutti i tipi di fiorentini, mi dicono che sta facendo il suo lavoro bene. Quindi lui, in questo momento, deve fare questo. Secondo me, deve fare il sindaco meglio che può. Sarà per lui il più grande dei biglietti da visita”.

Ted x Firenze innovazione e ottimismo © TmNews InfoPhoto

VELTRONI - Non è la prima volta che un politico usa una delle sue canzoni per un'iniziativa politica nazionale. Il primo è stato Walter Veltroni nelle ultime elezioni politiche, quelle del 2008. La colonna sonora della campagna elettorale del candidato premier della coalizione formata dal Pd e dall’Idv, fu proprio “Mi fido di te”, di Jovanotti. Quella volta andò male: Veltroni subì una sonora sconfitta da Silvio Berlusconi. E dopo i fatti i di ieri sembra passato un secolo. “Ormai – ha affermato Jovanotti – sono abituato a questa cosa, anche se la guardo con un po' di sospetto. Una volta, quando Walter Veltroni mi chiese “Mi fido di te” io gli dissi; guarda che in realtà questa canzone parla di perdita perché dice ‘cosa sei disposto a perdere’. Non è proprio un inno per trionfare”. Ride, si diverte Lorenzo, ma ci tiene a precisare: “Io glielo avevo detto: è una canzone sull'accettare la perdita come unico modo per progredire, per accettare la vita. Non è una bandiera per una campagna elettorale. A lui però piaceva l'inizio, non aveva sentito la fine del ritornello. Ma non credo che si perdano le elezioni per via delle canzoni. Devo poi dire che la parola 'big bang' non l'ho inventata io, come nemmeno l'espressione 'Mi fido di te'”.
 

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