Jersey Shore, la visita di Napolitano rinvia l'inizio delle riprese

Dovevano arrivare oggi, ma non si sono visti. Gli otto protagonisti di Jersey Shore, gli omofobici (come sono stai definiti dal sito gay.it) “guidos” del reality più seguito di Mtv hanno ritardato il loro arrivo in città. Al numero sei di via Vecchietti, a due passi da piazza della Repubblica, davanti ad un gran portone c’è sempre un uomo del servizio di sicurezza. Del reality, la gallina dalle uova d’oro di Mtv, dice di non saper niente. C’è chi dice che il palazzo sia addirittura in ristrutturazione. La cosa non torna, lo dimostra il gran via vai  durante tutta la giornata, persone che entrano ed escono di continuo; e poi ci sono tre auto scure identiche parcheggiate dietro la classica fettuccia bianca – rossa proprio difronte al civico numero sei. Tutte e tre con un permesso temporaneo Ztl fino al sette luglio; fatti due conti un paio di mesi, giusto il tempo per registrare le tredici puntate come da contratto.
Dentro comunque i grossolani e famosissimi cafoni d’America non ci sono; ma perché oggi non sono arrivati in città? Cosa è successo? Pare che la produzione del reality abbia colto l’invito dell’amministrazione fiorentina di posticipare l’inizio delle riprese la prossima settimana, visto che a Firenze in questi giorni farà visita il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una concomitanza forse troppo scomoda per il Comune: “per sottolineare la volontà di collaborazione della produzione con la città di Firenze è stato deciso di aspettare la conclusione della visita ufficiale per iniziare le riprese” affermano i responsabili del programma.
Le notizie, anticipate da vari siti americani, come tmz.com e l’Examiner, non hanno scoraggiato qualche fan del programma che sotto il sole hanno aspettato, invano, l’arrivo dei super tamarri americani. I fan si potranno rifare la prossima settimana, quando le riprese inizieranno davvero. Sempre valide le prescrizioni contrattuali tra la rete ed il Comune: niente alcol, nessuna pubblicità negativa per la città e, pochi giorni fa, l’ultima tegola per la produzione, la soprintendente ai beni artistici ha negato al cast l’accesso agli Uffizi e a tutte le altre bellezze della città curate e gestite dall’ente.