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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Ispezione a Sollicciano, ecco le condizione del carcere : "E' una bomba ecologica" | FOTO

Le foto mostrano infiltrazioni d’acqua e muffa su corridoi, nelle sale di attesa e all’interno delle celle, vetri rotti, rifiuti abbandonati in più parti e sedie e tavoli rattoppati

Duro atto di accusa della Uil Pa Penitenziari, sindacato della polizia penitenziaria, sulla gestione di Sollicciano. Il segretario nazionale Eugenio Sarno ha ispezionato il carcere lunedì primo luglio, assieme a Eleuterio Grieco e Mauro Lai, segretari provinciale e regionale. “Il degrado visto all’interno ha dell’incredibile, va oltre ogni immaginazione – commenta Sarno -. Sollicciano è una bomba ecologica”.

Le foto mostrano infiltrazioni d’acqua e muffa su corridoi, nelle sale di attesa e all’interno delle celle, vetri rotti, rifiuti abbandonati in più parti, sedie e tavoli in uso agli agenti rattoppati alla meglio. “Una situazione insostenibile, per i detenuti e per gli agenti, al lavoro in condizioni estreme e in ambienti fatiscenti, senza alcuna protezione sanitaria. Fuori dalle finestre ci sono nidi di piccioni, uova depositate dai volatili, escrementi - continua Sarno -. I tagli di fondi ci sono stati, ma non giustificano tali livelli di degrado e incuria. Emergono responsabilità dell’amministrazione del carcere”, accusa il segretario nazionale, che arriva a chiedere le dimissioni della direzione dell’istituto.

La Uil Pa è critica anche su interventi recenti: “Nel 2011 sono stati spesi 800mila euro per ristrutturare la cucina dei detenuti, rifare le docce del reparto femminile, ampliare gli spazi dell’ora d’aria abbattendo alcuni muri – continua il sindacalista -. Non sono però state affrontate le priorità, né i risultati sono all’altezza della spesa. Dal tetto continua a piovere dentro e all’ingresso siamo ancora con i registri cartacei”. Il sindacato denuncia poi le cattive condizioni del parco mezzi (“39 veicoli fermi su 54”), il non funzionamento dell’autolavaggio, gli ingenti costi per traduzioni e visite ambulatoriali esterne : “Segno che l’ambulatorio interno non funziona. Oltre a tutto ciò parte dell’impianto antincendio non funziona, con diversi estintori fuori uso da tempo”.

Le condizioni critiche del carcere di Sollicciano



Altro problema storico è il sovraffollamento, che peggiora la vita dei detenuti e rende molto più duro il lavoro degli agenti. L’Italia, per il sovraffollamento e per le degradanti condizioni di vita dei reclusi, è stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo. “Abbiamo contato 993 detenuti, 893 uomini e 100 donne, contro una capienza di circa 470 posti letto - dice Sarno -. In celle da una persona vivono in tre, in quelle da tre addirittura in sei. Molti detenuti, in cella fino a 20 ore su 24, non riescono nemmeno a stare in piedi. Una situazione esplosiva a cui si aggiunge una carenza in organico di almeno un centinaio di guardie penitenziarie”.

Il decreto Cancellieri, appena approvato, mira a ridurre gli ingressi in carcere. “Ma difficilmente farà calare in tempi brevi il numero di reclusi, che in Italia sono 66mila di fronte ad una capienza regolare di 43mila”. La Uil Pa annuncia future ispezioni, anche in altri penitenziari toscani. “Nella speranza – conclude Sarno -, che la documentazione raccolta spinga le istituzioni competenti a prendere provvedimenti urgenti e non più rinviabili”.

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