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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Come si invecchia in Italia? La ricerca di Unifi finanziata dal Pnrr

Nel 2050 gli ultra ottantenni saranno tre milioni in più

Un programma dedicato alla ricerca sui temi dell’invecchiamento. Si chiama AGE-IT ed è stato presentato all’Università di Firenze.

AGE-IT è un Partenariato Esteso, cioè una delle linee di investimento previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e realizza un’alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia inesorabilmente.

Potrà contare su un finanziamento di oltre 114 milioni di euro e su 350 ricercatori, grazie alla rete di partner di cui è composto: 27 tra Università, centri di ricerca, industrie, enti e organizzazioni, con il coordinamento dell’Università di Firenze.

Nel 2050 gli ultraottantenni in Italia saranno 7 milioni e 600 mila, tre milioni in più di adesso (fonte ISTAT): un traguardo impressionante se si pensa che nel 1950 donne e uomini che avevano compiuto gli ottanta erano solo cinquecentomila.

Dal punto di vista demografico la popolazione italiana è eccezionale: unisce una fecondità estremamente bassa a uno dei più alti livelli di aspettativa di vita al mondo. Caratteristiche che rendono il nostro Paese il caso di studio perfetto a livello internazionale.

Ci sono limiti all’aumento della sopravvivenza in Italia? Quale è stato l’impatto del COVID-19? Perché la fecondità dell’Italia è tra le più basse al mondo? Qual è il ruolo delle politiche? Le migrazioni possono contrastare il processo di invecchiamento? Come cambiano le dinamiche sessuali e le dinamiche di formazione e scioglimento delle unioni in una società in cui viviamo sempre più a lungo? Qual è l'impatto del cambiamento climatico e dell'inquinamento sulla salute degli anziani? Che ruolo avrà la Silver Economy?

“Sono alcune delle questioni che affronteremo, con l’obiettivo di fornire delle risposte sulla base delle evidenze scientifiche e delle previsioni di sviluppo delle conoscenze. Saremo al lavoro per trovare le migliori soluzioni tecnologiche, sociali, medico-assistenziali e di policy per il benessere di una società dove gli equilibri tra le generazioni stanno cambiando radicalmente”, ha sottolineato Daniele Vignoli (nella foto) ordinario di Demografia all’Università di Firenze e coordinatore scientifico di AGE-IT, già vincitore di un finanziamento dell’European Research Council dedicato a ‘Incertezza economica e fertilità in Europa’.

“AGE-IT mette l’Italia al centro della ricerca nazionale e internazionale sul tema dell'invecchiamento (e le sue sfide) declinato lungo l'intero arco della vita e affrontato nelle sue diverse dimensioni sociale, sanitaria, demografica – ha detto la rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci -. Essere a capofila di questo partenariato riveste per l’Università di Firenze grande importanza a cui corrisponde l'impegno e la responsabilità di contribuire alle prospettive future della nostra società”.

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