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Cronaca

Travolto e ucciso all'Isolotto: folla per l'ultimo saluto a Duccio / FOTO - VIDEO

Tantissime persone ai funerali, negozi chiusi e lutto cittadino. Il parroco: "Giustizia, non vendetta"

Centinaia di persone oggi alla chiesa di Santa Maria a Cintoia, in via Signorelli, per l'ultimo saluto a Duccio Dini, il 29enne travolto e ucciso domenica scorsa in via Canova, mentre era in sella al suo motorino, al termine di un folle inseguimento tra auto. Chiesa gremita, molti sono costretti a restare fuori.

Il feretro del giovane è arrivato poco dopo le 10, accolto da un lungo applauso. “Ora è il tempo del ricordo, della memoria, del dolore, della vicinanza alla famiglia e del silenzio. Poi verrà il tempo della giustizia, ma non della vendetta o dell'odio, sentimenti che non portano e non servono a nulla”, le parole del parroco che ha tenuto l'omelia, don Massimilano Gabbricci.

Ad ascoltarlo i genitori di Duccio, Beatrice e Luca, la sorella Arianna, gli amici e tanti altri comuni cittadini. Presenti anche il sindaco Dario Nardella, gli assessori alla sicurezza Federico Gianassi e al sociale Sara Funaro, il questore Alberto Intini, il presidente del quartiere 4 Mirko Dormentoni. In prima mattinata è arrivato anche il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, intrattenutosi circa 40 minuti con la famiglia di Duccio.

Alla fine dell'omelia un altro lungo applauso ha accompagnato la bara fuori dalla chiesa, sorretta dagli amici del giovane e coperta da un maglia della Fiorentina con il nome del 29enne. In città oggi, proclamato dal Comune, è lutto cittadino: saracinesche abbassate di molti negozi al momento del funerale. Un minuto di silenzio è stato osservato negli uffici pubblici.

VIDEO - Un lungo applauso accompagna al bara di Duccio

Intanto restano nel carcere di Sollicciano Amet Remzi, 65 anni, e il nipote Dehran Mustafa, 36. I due uomini, residenti nel campo rom del Poderaccio, sono accusati di omicidio volontario per la morte del giovane. La famiglia ha invece deciso di annullare la fiaccolata di questa sera in ricordo del giovane, per evitare ogni possibile strumentalizzazione della vicenda.

"Duccio era un ragazzo umile e riservato, non amava certo stare sotto i riflettori. Quindi chiediamo che la sua scomparsa non venga strumentalizzata da niente e da nessuno. Per tutti noi che lo amiamo questo è il momento del dolore, non di altre cose", hanno chiesto anche gli amici di Duccio, leggendo un messaggio in chiesa. Per poi concludere: "In questi giorni i tuoi cari ci hanno dimostrato cosa significhi essere davvero una famiglia, con una forza e un'educazione fuori dal comune".

FOTO - Travolto all'Isolotto: l'ultimo saluto a Duccio Dini

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