Inquinamento, Legambiente 'vende' aria pulita: quella 'vera' sta male

"Vendesi aria pulita" dei primi del '900. Con questo slogan alcuni attivisti di Legambiente, assieme al presidente regionale Fausto Ferruzza, dotati di mascherina, cartelloni e barattoli in vetro contenenti aria (pulita, appunto), hanno dato vita ad un blitz antismog. L'iniziativa, organizzata in occasione della giornata nazionale di 'Mal'Aria', si e' svolta in viale Giovine Italia davanti all'Archivio di Stato di Firenze.

Nell'occasione Legambiente ha presentato i dati regionali sull'inquinamento atmosferico e le polveri sottili: i numeri "mostrano un lieve miglioramento in Toscana rispetto allo scorso anno". Tuttavia, dicono gli ambientalisti, "pensiamo questo miglioramento e' da attribuirsi con tutta probabilita' alle particolarissime condizioni climatiche del 2014. Non vogliamo sminuire l'impegno degli enti locali, ma di fronte ad una situazione climatica cosi' eccezionale, e' difficile pensare a meriti particolari del sistema della Pubblica amministrazione nel porre in essere contromisure concrete contro lo smog".

Nonostante il complessivo miglioramento ed i valori sotto la norma anche il 2015 si e' comunque aperto con diverse citta' toscane all'insegna dello smog. Prendendo come riferimento le centraline peggiori nelle aree urbane, "notiamo che quella di Lucca Micheletto ha superato la soglia prevista dalla legge gia' 10 giorni ancora prima della fine di gennaio; nella piana lucchese la centralina di Lucca Capannori ha sforato 14 volte".

Dal sito Arpat emerge che nei primi giorni del 2015 (dati aggiornati al 28 gennaio) sono gia' numerose le giornate di superamento in quasi tutte le centraline delle citta' capoluogo. Nella centralina di Firenze (Gramsci) si sono gia' registrati sei giorni di superamento, a Prato (via Roma) nove e sette nella centralina di Prato (Ferrucci), come a Pisa (Borghetto), cinque a Pisa (Passi), e ben 11 giorni nella centralina di Pistoia Montale.