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Cronaca Scandicci

Ditta spurghi svuotava i liquami biologici nella rete pubblica, 6 denunce

A finire nel mirino dei carabinieri un'azienda di Scandicci che risparmiava sulla smaltimento svuotando i liquami in altre fosse private o nella rete pubblica fognaria

Una ditta di spurghi di Scandicci è finita nel mirino dei carabinieri. All’azienda sono stati contestati dal luglio scorso ad oggi una settantina di scarichi non autorizzati nei comuni di Firenze, Scandicci, e San Cascino Val di Pesa. Per questo sono finite sotto sequestro 4 autocisterne. Secondo i militari infatti la ditta incriminata dopo aver svuotato le fosse biologiche avrebbe scaricato i liquami in altre fosse di abitazioni private o nella rete fognaria comunale. Il tutto per risparmiare sulle spese di smaltimento. Il tutto, secondo i calcoli delle forse dell’ordine, avrebbe consentito di risparmiare circa 50.000 euro in cinque mesi. Per questo due titolari e quattro dipendenti dell'azienda sono stati denunciati.

In alcuni casi le persone coinvolte avrebbero truffato anche i loro clienti, chiedendo un compenso di 1.200 per lo svuotamento delle fosse biologiche, che però sarebbe stato effettuato solo parzialmente. In questo modo, con un'unica cisterna da cinque metri cubi facevano interventi in numerosi condomini, per quantità complessive di liquami superiori ai 10 metri cubi. Una volta raccolti, i liquami venivano scaricati in siti non autorizzati.

A far scattare i primi accertamenti, i militari del nucleo radiomobile di Scandicci, che avevano notato i mezzi della ditta collegati alla rete fognaria comunale. Nei giorni in cui i militari hanno pedinato gli autisti della ditta documentando gli scarichi, i tecnici di Arpat hanno rilevato sversamenti di materiale liquido in fognatura superiori alla norma. In alternativa gli scarichi venivano fatti nelle fosse biologiche dei condomini, all'insaputa dei residenti. In un caso la ditta è stata chiamata per svuotare una fossa biologica che si era intasata proprio a causa di uno sversamento abusivo da una delle sue cisterne. I titolari dell'azienda e i quattro autisti dei mezzi dovranno rispondere dei reati di illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi e abbandono di liquami all'interno delle fosse biologiche. Accertamenti sono in corso per verificare se la ditta sia responsabile di altri episodi analoghi. Eseguite perquisizioni nelle abitazioni dei titolari e acquisizioni di documenti presso gli uffici di vari amministratori condominiali.
 

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