Prima ha provocato un incidente stradale in cui è rimasta ferita gravemente una donna incinta, poi si è dato alla fuga. Ma il pirata è stato rintracciato e denunciato. Il sinistro risale al 24 febbraio. Intorno alle 13 una giovane donna a bordo di una Jeep Renegade stava transitando in via Bolognese in direzione Firenze quando è stata urtata da un’auto che, arrivando da via del Poggiolino, non si era fermata allo stop. Il conducente dell’auto investitrice, dopo essersi soffermato, era ripartito senza prestare soccorso. 

Le indagini avviate dalla polizia municipale si sono rivelate subito complesse perché nessuno aveva assistito all’incidente e la signora, in avanzato stato di gravidanza, non aveva visto la targa dell’auto in fuga. Dai pochi pezzi di paraurti rimasti sull’asfalto, gli agenti hanno iniziato a contattare concessionarie e carrozzerie di Firenze e dintorni riuscendo ad individuare con certezza il tipo di auto: una Suzuki Alto, di colore bianco. 

Grazie anche alla collaborazione del concessionario per la Toscana della Suzuky gli agenti hanno iniziato a controllare tutti gli acquirenti di auto di questo tipo negli ultimi anni: un lavoro lungo e meticoloso che alla fine ha dato i suoi frutti. L’auto investitrice è stata individuata ed il conducente denunciato per omissione di soccorso. 

OMICIDIO STRADALE - Proprio per quanto concerne gli incidenti stradali e le relative pene domani pomeriggio (ore 17) si svolgeranno manifestazioni davanti alle prefetture di 24 città italiane. Questo per chiedere l'introduzione del reato di "omicidio stradale" a Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica. All'iniziativa di Firenze parteciperanno anche le Associazioni Gabriele Borgogni, Lorenzo Guarnieri e Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, promotrici insieme al Comune di Firenze della raccolta firme per la proposta di legge popolare per l’istituzione del reato di omicidio stradale. Proposta che ha raggiunto quota 80.000 firme.