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Cronaca

Consip, si aggrava la posizione di Scafarto: nuove accuse di falso

Il capitano del Noe non risponde ai pm e chiede il trasferimento del procedimento a Napoli o Firenze

Si aggrava la posizione di Gianpaolo Scafarto, capitano del Noe, il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, in merito al suo coinvolgimento nell'inchiesta Consip. Scafarto, già indagato per falso per aver attribuito in un'informativa a Tiziano Renzi una frase che sarebbe invece di Italo Bocchino, ieri di fronte ai pm di Roma che volevano interrogarlo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Secondo le nuove accuse Scafarto avrebbe mandato stralci della sua inchiesta su Consip a uomini del servizio segreto esterno, l'Aise, che non avrebbero dovuto riceverli. Nello stesso tempo il capitano del Noe avrebbe accusato falsamente l'Aisi, il servizio segreto interno, di voler sabotare l'inchiesta.

Scafarto avrebbe poi certificato un incontro tra l'imprenditore Alfredo Romeo, arrestato a marzo, e il generale dell'Aise Fabrizio Farragina, incontro che però non risulta agli atti: vicenda per la quale la procura di Roma gli contesta una nuova ipotesi di falso. Il legale di Scafarto ha chiesto di trasferire il procedimento a Napoli o a Firenze.

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