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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta e arresti su ultras Juve, un indagato perquisito a Firenze

Si tratta di un 50enne che fa parte dello storico gruppo dei "Drughi"

Una perquisizione è stata effettuata a Firenze nell'ambito dell'inchiesta della procura di Torino che quest'oggi ha portato a dodici arresti di capi e attivisti ultrà della Juventus, accusati di vari reati tra i quali associazione a delinquere, estorsioni, violenze e bagarinaggio. 

L'ultras perquisito - che ha circa 50 anni e non è fiorentino - fa parte del gruppo dei Drughi ed è indagato insieme ad un'altra quarantina di tifosi juventini dal pm Chiara Maina e dal procuratore aggiunto Patrizia Caputo, secondo i quali i leader della curva della Juventus avrebbero messo in piedi una "capillare strategia criminale" per ricattare la società bianconera dopo che la Juve aveva deciso di interrompere una serie di privilegi concessi ai gruppi ultrà. L'indagine è durata oltre un anno ed è partita da una denuncia della stessa società juventina.

Dall'indagine è emerso anche che uno dei principali gruppi del tifo bianconero, i 'Drughi', riusciva a recuperare centinaia di biglietti per le partite allo Stadium con una "capillare attività" in tutta Italia, grazie alla compiacenza di alcuni titolari di agenzie e negozi abilitati alla vendita dei tagliandi delle partite della Juve. Proprio in quest'ultimo filone s'inserirebbe l'ultras juventino indagato e perquisito a Firenze.

(Striscioni degli ultrà appesi con le scritte al contrario nella curva Sud, per "protesta", durante lo scorso campionato FOTO ANSA/ALESSANDRO DI MARCO“)

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