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Cronaca

Inceneritori, Selvapiana non si farà più: Mugello e Valdisieve esultano

Il Consiglio regionale approva l'atto della giunta

Il termovalorizzatore di Selvapiana non si farà: anche il Consiglio regionale questa mattina ha approvato l’atto di indirizzo della giunta per la modifica del Piano regionale dei rifiuti, all’interno del quale non si prevede più l’impianto situato nel territorio della Valdisieve. L’importante atto giunge a seguito di un protocollo l’intesa siglato il 23 aprile del 2015 dai comuni della Valdisieve e del Valdarno, Regione Toscana, Ato Toscana centro, Aer impianti srl e Aer Spa, nella quale era inserita una valutazione dell’effettiva necessità della struttura. Le verifiche hanno poi portato a confermare che la realizzazione dell’impianto non era più necessaria.

“Esprimiamo grande soddisfazione per l'approvazione in Consiglio Regionale dell'Atto di indirizzo della Giunta Regionale per togliere dalla pianificazione vigente l'impianto di termovalorizzazione di Selvapiana - hanno dichiarato congiuntmente i sindaci di Dicomano, Londa, San Godenzo, Pontassieve, Pelago, Reggello, Rufina, Figline-Incisa e Rignano - un lungo lavoro portato avanti con tenacia da parte dei sindaci e fiducia nelle istituzioni e negli enti competenti. Un grande lavoro tecnico da parte di Regione Toscana e Ato Centro ai quali vanno i nostri ringraziamenti insieme a quelli per tutti i comuni di Ato. Un ringraziamento al Presidente Rossi, alla giunta e al Consiglio regionale. Adesso il lavoro che ci attende è quello di collaborare al meglio per concorrere in maniera costruttiva, integrata ed efficace alla gestione dei rifiuti in Ato centro insieme a tutti i Comuni, le aziende, nuovo gestore e tutti gli operatori di settore”.

La scelta definitiva arriva dopo il "niet" alla realizzazione di un altro impianto, quello di Testi, nel Comune di Greve in Chianti. Realizzare un inceneritore in una delle zone di produzione del vino più famose al mondo sarebbe stato un atto quantomeno curioso. Adesso la partita vera sarà quella per l'inceneritore di Case Passerini, nel Comune di Sesto Fiorentino, la cui realizzazione è stata per adesso fermata dal Tar della Toscana.

Intanto, il Consiglio ha anche approvato una risoluzione presentata dal gruppo di "Sì Toscana a Sinistra", per chiedere diffusione capillare delle raccolte differenziate di tipo domiciliare e di prossimità; implementazione massima della raccolta differenziata dei rifiuti organici, così da ridurre le frequenze di prelievo dell’indifferenziato e quindi diminuendo il costo dei servizi; applicazione di sistemi tariffari ‘Pay as you throw’ (paga quanto butti) ovunque possibile; massima tracciabilità dei flussi e massima responsabilizzazione degli utenti con limitazione crescente del conferimento in forma anonima dei rifiuti”. “La Giunta regionale terrà conto di queste indicazioni? - si chiedono i consiglieri Fattori e Sarti - Siamo convinti che applicando seriamente questi principi organizzativi l’addio a discariche e vetusti inceneritori sarebbe un obiettivo realizzabile in breve periodo, avviandoci finalmente verso le migliori pratiche di economia circolare”.

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