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Cronaca

Dal Forte Belvedere le madri di Veronica e Luca: "Fare presto giustizia"

Il 'Forte' dopo 5 anni a porte sprangate è tornato alla vita. All'inaugurazione anche la madri di Luca Raso e Veronica Locatelli, caduti dai bastioni e morti nel 2006 e nel 2008: "Non si abbassi l'attenzione su di loro"

Sprangato per cinque anni, poco dopo le 18 di ieri, il Forte Belvedere, il ‘Forte’ per tutti, è ritornato nelle mani dei legittimi proprietari, i fiorentini. Sì perché il ‘Forte’ non è il piazzale, non è roba da turismo di massa. No, il Forte Belvedere è intimamente legato con le abitudini di Firenze. Per questo, ieri, dopo 5 anni a porte chiuse, al taglio del nastro che ha inaugurato la nuova vita della struttura c’era la folla delle grandi occasioni. “Il Forte Belvedere torna ad essere aperto, dopo un grande investimento sulla sicurezza. Nella gioia di oggi, non manca il dolore pensando a Luca e Veronica, che hanno perso la vita proprio qui al Forte, e credo che sia stato un gesto bello, indipendentemente dalle responsabilità che tocca alla magistratura accertare, che fossero qui oggi la mamma di Luca e di Veronica”.

Renzi ha ricordato che nel 2006 e nel 2008 qui morirono il 20enne Luca Raso e la 37enne Veronica Locatelli in seguito a cadute dai bastioni di quello che è stato, in passato, uno dei principali luoghi di aggregazione delle notti fiorentine. Dopo la morte di Veronica il Forte Belvedere fu chiuso e ci sono voluti cinque anni e lunghi lavori di messa in sicurezza prima della riapertura di oggi. Entrambi i processi per la morte dei due giovani sono in corso. In particolare, per la morte di Veronica Locatelli compare come indagato per omicidio colposo anche l'ex sindaco di Firenze ed attuale europarlamentare del Pd Leonardo Domenici.

MADRI “Lanciamo un appello perché sia fatta al più presto giustizia sulle morti di Veronica e Luca; lanciamo un appello affinché non si abbassi l'attenzione su di loro”. A dirlo, a margine della cerimonia di riapertura, le madri delle due vittime, Anna Maria Bettini, mamma di Veronica, e Angela Manni, madre di Luca. “Non bisogna mai abbassare la guardia su questa vicenda – hanno detto Anna e Angela – e questo è molto importante non stancarsi di ripeterlo. Anche perché il processo di Veronica non è ancora arrivato alla fine del primo grado”.

L'inaugurazione del Forte Belvedere

Quanto alla loro decisione di partecipare alla riapertura del Forte, per Anna è stata “una scelta soffertissima. Ma alla fine ho scelto di esserci nonostante la mia disperazione nel trovarmi in questo luogo, perché questa amministrazione ha mostrato, a differenza della precedente, una grande attenzione nella messa in sicurezza della struttura, non discostandosi mai dalle indicazioni della magistratura. Ed ha mostrato, altresì, un grande rispetto verso le nostre famiglie”. Dello stesso avviso anche Angela: “Ho provato dolore e piacere nel venire al Forte: dolore, inevitabile e fortissimo, perché è comunque il luogo dove ha perso la vita mio figlio, che oggi, se fosse vivo, avrebbe 27 anni. Piacere perché, comunque e nonostante tutto, questo è un luogo bellissimo e che era giusto restituire ai fiorentini. E Renzi e la sua giunta lo hanno fatto con tutta la delicatezza che le nostre famiglie non avevano ricevuto prima”.

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