Immigrati, 2400 migranti arrivati in Toscana: prepararsi per nuovi massicci arrivi
La vice presidente della Regione ha dichiarato a margine di una conferenza stampa sulla non autosufficienza:"In Siria sono in attesa di partire 2,7 milioni di persone"
Sono circa 2.400 i migranti arrivati in Toscana fra aprile e luglio dei circa 75.000 sbarcati sulle coste di Lampedusa. Di questi, 1.395 sono rimasti nelle strutture, mentre un altro migliaio ha preferito abbandonare l'ospitalita' della Regione per ricongiungersi con coniugi o parenti in altri parti d'Italia, o piu' spesso, all'estero. La svolta maggiormente significativa arriva dal governo, ed e' stata divulgata dalla vice - presidente della Regione Toscana con delega al Sociale, Stefania Saccardi: "Per la prima volta anche i minori non accompagnati saranno pagati con risorse dello Stato. E' un grande successo della trattativa Anci - Regioni con il governo". Lo scenario internazionale, tuttavia, inquieta i pensieri della numero due della Giunta regionale. Tanto da farsi promotrice di un allarme lanciato dall'Alto commissario per i rifugiati: "Ce lo ha detto la settimana scorsa in un convegno. In Siria sono in attesa di partire 2,7 milioni di persone- ha dichiarato a margine di una conferenza stampa sulla non autosufficienza-. Se non c'e' un accordo importante a livello europeo, diventa difficile gestire un fenomeno di queste dimensioni".
Intanto, oggi pomeriggio alle 17, Stefania Saccardi avra' un incontro in prefettura a Firenze con tutti i prefetti. Una riunione propedeutica a definire l'accoglienza nelle province. "Il governo- ha aggiunto- sta facendo uno sforzo importante, approvando il protocollo Stato-Regioni e finanziando con 400 milioni di euro l'ampliamento dei posti Sprar per i rifugiati e i richiedenti asilo".
Intanto, anche le amministrazioni comunali si stanno spendendo per la gestione del problema. Come il sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, che ha messo a disposizione temporaneamente una scuola per accogliere 70 persone. Sugli hub per i migranti, invece, Saccardi pensa a edifici inferiori ai 100 posti, "perche', diversamente, si perderebbe il contatto con l'individualita' della persona. Anche se - ha ammesso - dobbiamo avere numeri maggiori rispetto all'emergenza del 2011, perche' si sapeva che finiva, mentre oggi abbiamo un flusso continuo che e' ingovernabile". (Agenzia Dire)