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Cronaca

Hitler e Hugo processati nel tribunale di Firenze, ma è solo omonimia

Sembra un pesce d'aprile, uno scherzo bello è buono, invece è la pura realtà. Un particolare caso di omonimia, tra ironia e corsi della storia

E’ possibile che ieri, in un’aula del tribunale di Firenze, si siano presentati uno dopo l’altro, di fronte alla corte, Adolfo Hitler e Victor Hugo? Più che possibile, assolutamente vero. Anzi, con molta probabilità, il primo addirittura, dopo essere stato fermato ubriaco alla guida, patteggerà la pena da scontare facendo volontariato in un'associazione di beneficenza. Strana davvero la vita, per un giorno i nomi del feroce dittatore e del finissimo scrittore sono tornati alla ribalta per un caso di omonimia. Entrambi sudamericani, i loro nomi comparivano fra gli imputati alle udienze in programma ieri in tribunale a Firenze. Nomi noti, troppo noti, al limite dello scherzo avrà pensato qualcuno leggendoli di passaggio sull’elenco affisso alla porta dell'aula. Tanto da finire essere catapultati sotto i riflettori fiorentini.
Adolfo Hitler, che poi è la prima parte del nome Apaza Quispe Adolfo Hitler, ha una quarantina di anni ed è difeso dall'avvocato Massimo Batacchi. ''Non ho idea da cosa derivi quel nome - spiega - So che è peruviano, che ha un lavoro, che è in Italia da un po' e che ha ottenuto di nuovo la patente''. Batacchi ricorda altri clienti con nomi originali. "Una volta mi sono imbattuto in un Aieie Brazo, proprio come il nome usato nello sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo. Immagino che fosse un clandestino e che, provvisoriamente, le forze dell'ordine gli avessero dato quel nome''. Per dovere di cronaca: il processo di Apaza Quispe Adolfo Hitler, che si è celebrato subito dopo quello di Campos Lucana Victor Hugo, è stato rinviato al 16 dicembre.
 

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