rotate-mobile
Cronaca

Attivisti di Greenpeace detenuti in Russia: chiesta la solidarietà di Renzi

"Chiediamo ai Sindaci di prendere posizione a favore dell’attivismo nonviolento e contro le trivellazioni nell’Artico"

Oggi i volontari di Greenpeace sono scesi nelle piazze di tutta Italia per chiedere ai sindaci di esprimere la propria solidarietà verso Cristian d’Alessandro e gli altri attivisti di Greenpeace detenuti in Russia.

Questa mattina i volontari del gruppo locale di Firenze si sono recati davanti agli uffici comunali  per chiedere al sindaco Matteo Renzi di aderire all’appello promosso dall’organizzazione per raccogliere il sostegno dei municipi italiani.

28 attivisti di Greenpeace e due giornalisti freelance, tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro, sono da 2 mesi detenuti in Russia con le accuse di vandalismo e pirateria. Dopo una protesta contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico, la nave di Greenpeace Arctic Sunrise è stata sequestrata e le 30 persone a bordo sono state incarcerate. "Ora i 30 rischiano fino a 15 anni di carcere - fanno sapere gli attivisti in una nota".Arctic_30_Firenze_1-2

«Chiediamo ai Sindaci di prendere posizione a favore dell’attivismo nonviolento e contro le trivellazioni nell’Artico – dichiara Cristiana De Lia, responsabile della campagna Artico –. Greenpeace ha già raccolto in tutto il mondo la solidarietà di personalità come Desmond Tutu, Aung San Suu Kyi, Paul Mc Cartney e, in Italia, Dario Fo e 139 parlamentari. Ora chiediamo anche ai sindaci italiani di sostenere la causa, al fine di ottenere un sempre più largo appoggio da parte delle istituzioni. In particolare, speriamo che anche il Primo Ministro Enrico Letta intervenga in merito e si esprima a sostegno di Cristian e di tutti gli Arctic30».

«Greenpeace chiede l’immediato rilascio delle persone detenute in Russia, recluse per aver protestato pacificamente al fine di proteggere l’Artico dalle trivellazioni che minacciano questo fragile ecosistema con possibili conseguenze disastrose per tutto il Pianeta. I membri di Greenpeace avevano il diritto di denunciare questo fatto per il bene dei nostri figli e nipoti» conclude De Lia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Attivisti di Greenpeace detenuti in Russia: chiesta la solidarietà di Renzi

FirenzeToday è in caricamento