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Cronaca

"Gravi irregolarità nel bilancio": la Corte dei Conti bacchetta il Comune

Ballano 12 milioni di tasse sui rifiuti. L'assessore Perra: "Risolviamo tutto in 60 giorni"

La Corte dei Conti torna a puntare il dito contro il bilancio del Comune di Firenze. Com'era già successo gli anni scorsi, la magistratura contabile ha rilevato "criticità e irregolarità gravi" nei conti dell'anno 2014, gestito all'inizio da Matteo Renzi, prima che diventasse premier, per poi passare in mano a Dario Nardella. A darne notizia è stato stamani Davide Vecchi su Il Fatto Quotidiano.

La Corte contesta al sindaco di Firenze l'errata indicazione nel calcolo del deficit. Nardella aveva infatti indicato una cifra di poco inferiore ai 153 milioni di euro, mentre secondo la magistratura il vero passivo ammonta ad oltre 173 milioni, l'extra-deficit a 165 milioni. Il motivo di questo ammanco è relativo a circa 12 milioni di euro di tasse sui rifiuti che l'amministrazione ha ritenuto "esigibili", e che invece per la Corte dei Conti sono "inesigibili".

Un tema sul quale è intervenuta la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale Silvia Noferi: "Nella sostanza si è trattato di un artificio contabile per presentare un bilancio con 12 milioni di euro di sofferenze in meno ma questa volta sono stati colti con le mani nella marmellata grazie all’esposto dei revisori dei conti - ha sottolineato - vedremo cosa uscirà dal cilindro dell’assessore Perra per non aumentare le tasse ai fiorentini nella delibera che presenterà al consiglio comunale nei prossimi sessanta giorni”.  

“Il rendiconto dell’esercizio 2014 non presenta alcuna criticità - ha risposto Lorenzo Perra - le eccezioni mosse dalla Corte dei Conti riguardano la metodologia utilizzata per il fondo svalutazione crediti della Tari a rendiconto. Il Comune si adeguerà ai rilievi entro i 60 giorni previsti”. 

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