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Cronaca

Perché la Goliardia nasce a Firenze

Sembra che il tradizionale spirito giocoso e spensierato che anima gli studenti, in particolar modo gli universitari, nasca proprio nella città di Firenze.

La parola è di origine incerta: secondo il dizionario etimologico sarebbe legata alla parola latina “gula”, ovvero “gola, ingordigia” da cui il verbo “guliare”, ovvero “ingoiare, avere bramosia”. Nel Medioevo infatti il termine “goliardo” faceva riferimento ad una specie di giullare di corte, noto per le sua fame e avidità incontenibili.

Più probabile invece il legame con il francese antico “gouliard”, indicante Golia, personaggio biblico che in epoca medievale rappresentava il diavolo protettore dei dissoluti clerici vaganti che si definivano appartenenti alla “Familia Goliae”, ovvero la famiglia di Golia. Pare infatti che gli studenti ecclesiastici, non appena si trasferivano nei centri cittadini, finivano spesso per laicizzarsi, preferendo allo studio della teologia una vita irregolare e all'insegna del piacere.

Nei pressi del Duomo di Firenze si trova ancora oggi via dello Studio, la zona che un tempo era riservata all'antica università cittadina, della quale rimane oggi un edificio in pietra perfettamente conservato. Parliamo dello Studio Fiorentino, l'università inaugurata nel lontano 1348 come Studium Generale, poco posteriore a quella Bolognese, la prima nel mondo. Secondo la leggenda pare che gli studenti avessero scelto come loro protettore proprio Golia, il gigante sconfitto da David, una figura forte e aggressiva, alla quale si ispiravano per compiere le loro bravate all'insegna del vino e di belle donne. I fiorentini cominciarono così a indicare questi giovani burloni e agitati come “i goliardi”. Un termine che, con un'accezione simile, è giunto fino ai giorni nostri. 

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