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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Barberino Val d'Elsa

Giubileo: "Mio nonno che fuse la Porta Santa nella fonderia di Rifredi"

Dalle mani sapienti degli artigiani d'arte, scultori e mastri fonditori, della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli nacque la Porta Santa in Vaticano, aperta da Papa Francesco lo scorso 8 dicembre

Dalle mani sapienti degli artigiani d’arte, scultori e mastri fonditori, della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli nacque la Porta Santa in Vaticano, aperta da Papa Francesco lo scorso 8 dicembre. La ‘grande bellezza’ che avvicina Firenze, il Chianti al Vaticano è la Porta realizzata per l’Anno Santo 1950 dai custodi fiorentini di antichi segreti dell’arte del passato. La Fonderia ripercorre la storia della realizzazione della Porta Santa attraverso la testimonianza di Ferdinando Marinelli Jr e il repertorio di immagini dell’epoca conservate nell’archivio di famiglia.

“La Fonderia, fondata nel 1905 da mio nonno – commenta il proprietario Ferdinando Marinelli Jr – lega il proprio nome alla riproduzione di monumenti in bronzo dei giganti dell’arte classica e rinascimentale, tra cui Michelangelo, Ghiberti, Tacca, Giambologna, Donatello, Cellini e tanti altri con nostre copie sparse in tutto il mondo; della Porta Santa e della sua realizzazione ho un ricordo nitido grazie al racconto di mio nonno, Ferdinando Senior, che era amico dello scultore senese Vico Consorti, detto anche Vico dell’Uscio, che la realizzò; mio nonno fuse la Porta Santa nella fonderia di Rifredi che rimase attiva fino a quindici anni fa, come testimoniano le poche immagini che abbiamo conservato”. 

Prima della Porta Santa nel 1932 la Fonderia realizzò sempre per il Vaticano i bronzi per la grande rampa monumentale dei Musei Vaticani. Altra opera, realizzata qualche anno prima della Porta Santa, nel 1947, è la Porta di Santa Maria Maggiore a Roma, anch’essa considerata Porta Santa.

La storia della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di Firenze è una testimonianza di arte e cultura oltre che di abilità artigiana, che si tramanda intatta nei secoli. Le tecniche utilizzate sono le stesse dell’antichità classica e del Rinascimento. E’ universalmente riconosciuta come una delle eccellenze dell’artigianato italiano e mondiale. Due i grandi punti di forza della fonderia: la gipsoteca e l’utilizzo della fusione a cera persa, tecnica in uso nel passato, nelle botteghe rinascimentali. L’iniziatore della Fonderia, Ferdinando Marinelli, dedicò parte della sua attività ad eseguire tali calchi negativi sui capolavori originali. Sono questi infatti che permettono la realizzazione dei celebri bronzi e marmi identici ai capolavori da cui provengono. La gipsoteca si è costituita nella prima metà del ‘900.  

Tra le opere più recenti realizzate per il Vaticano la scultura in bronzo ‘tattile’ che riproduce la celebre Madonna di Bruges di Michelangelo. Per la prima volta alcuni visitatori non vedenti hanno potuto ‘sentire’ al tatto le straordinarie forme della scultura michelangiolesca grazie alla donazione che la fonderia Ferdinando Marinelli e l’americano Ronald Welborn e la sua famiglia hanno effettuato in favore dei Musei Vaticani. L’opera, realizzata presso la fonderia di Barberino Val d’Elsa va ad arricchire il patrimonio artistico dei Musei Vaticani in uno specifico itinerario di visita dedicato alla disabilità ed in particolare ai visitatori non vedenti.   
 

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