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Cronaca

Parte il Giro d'Italia 2018: perché Gerusalemme omaggia Gino Bartali

La corsa a tappe prende il via dalla città israeliana per ricordare il coraggio del campione fiorentino. Partenza prevista per le 12 e 50

"Il bene si fa ma non si dice", era solito dire Gino Bartali ai suoi figli. Convinto cattolico e devoto a San Francesco, le sue gesta durante la seconda guerra mondiale sono state rese note solo a seguito della sua scomparsa nel 2000. Tra il 1943 e il 1944 contribuì a salvare oltre 800 ebrei tra la Toscana e l'Umbria dalla tragedia dell'Olocausto. Nei giorni scorsi la nipote Gioia ha ricevuto la cittadinanza onoraria per il nonno da Gerusalemme e l'organizzazione del Giro d'Italia ha deciso di far partire la gara in una città non italiana (è già successo in edizioni passate) proprio per omaggiare il campione fiorentino. II primo corridore partirà alle 12.50, mentre l’arrivo dell’ultimo è previsto attorno alle 16.00. Madrina d'eccezione la bellissima modella israeliana Bar Rafaeli. La prima tappa del Giro d’Italia verrà trasmessa in diretta tv dalle 11.30 su RaiSport e dalle 14.30 su Rai2.

Chissà però cosa avrebbe detto 'Ginettaccio' di tutte queste onoreficenze. "Certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca", era solito dire ai suoi familiari. Cattolico devoto, la sua profonda fede lo portò a rischiare la vita per salvare gli altri. Durante la guerra Bartali nascondeva nella canna della sua bicicletta documenti falsi che portava da Firenze ad Assisi. Il campione di ciclismo collaborava con il cardinale di Firenze Elia Dalla Costa che aveva creato una tipografia per falsare le carte d'identità e salvare gli ebrei dalle deportazioni. Ginettaccio con la scusa degli allenamenti, e grazie alla sua fama, riusciva a passare i controlli dell'esercito nazifascista. In un anno e mezzo fece più di 40 viaggi (oltre 200 km) tra Firenze e Assisi. Bartali non ha mai raccontato la sua storia se non ai figli, non voleva essere 'premiato' per queste gesta.

Il figlio Andrea Bartali, scomparso pochi mesi fa, ha raccolto le testimonianze di quel periodo. Dal 2013 Ginettaccio è stato riconosciuto un Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell'Olocausto fondato nel 1953.

Anche Firenze celebra Gino Bartali nelle settimane del 101esimo Giro d'Italia. Il programma degli appuntamenti è stato presentato ieri in Palazzo Vecchio. "Dal passaggio del Giro d'Italia dello scorso anno - ha detto l'assessore allo sport Andrea Vannucci - maggio a Firenze è diventato il mese dedicato al grande Ginettaccio. Un nostro concittadino che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport, ma anche per aver contribuito a salvare centinaia di ebrei".

Un programma di iniziative molto ricco, appuntamento imperdibile è la grande staffetta che parte domenica 6 maggio alle 14 da Piazza del Duomo, si fermerà alla Sinagoga di Firenze per arrivare a Ponte a Ema.

Ci sono poi un pranzo sociale, e mostre. Il tutto è stato realizzato grazie a una collaborazione tra Comune di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli, Quartiere 3 e tutta la comunità e l'associazionismo di Ponte a Ema.

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