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Cronaca

Orticoltura, frequentatori "cacciati" dal giardino pubblico: “Festa privata”

Si moltiplicano le chiusure anticipate per eventi privati, i frequentatori: "Pochi giardini, vergognoso che il Comune si svenda così"

Giardino pubblico chiuso per evento privato. E’ successo ieri all’Orticoltura, zona Ponte Rosso. Non è la prima volta (era già successo, l’ultima volta, sabato 18 giugno) e non sarà l’ultima: domani, venerdì 1° luglio, stesso copione. Tre chiusure anticipate in due settimane, alle 19:30 invece che alle 24, per "feste" al Tepidario per le quali viene interdetto l’accesso all’intero giardino.

“E’ una vergogna, la città si inchina a chi ha il denaro, a cui viene concesso tutto”, sbotta David, 28enne a passeggio con la moglie Galia e la figlioletta di 3 mesi in passeggino, “invitato” a uscire dagli addetti al parco e dai ragazzi in livrea piazzati all’ingresso per controllare gli ingressi.

Siete in lista? No, allora non entrate”, si sentono rispondere, allibite, due ragazze in bici, una con il figlio sul seggiolino, all'ingresso di via Vittorio Emanuele: “Essere trattate così fa male, almeno un po’ di gentilezza”. Per gli ospiti della serata invece, una cena di 'Pitti Filaty', in arrivo con i pulmini Mercedes degli Ncc (Noleggio con conducente), massima cortesia.

“E’ una profonda scorrettezza, non è un giardino privato”, dice Massimo, anche lui bloccato al cancello. Riccardo, suo amico, è più duro: “Vedere le liste d’ingresso, come fosse una discoteca, di fronte ad un giardino pubblico è disgustoso”.

Il tutto accade attorno alle 19:30, ben segnalato dai cartelli rossi ai due ingressi del giardino, su via Vittorio Emanuele e su via Bolognese: “Siamo dispiaciuti per l’inconveniente, l’orario regolare, fino alle 24, riprende domani”, si legge. Una “regolarità” interrotta spesso. Gli stessi cartelli, con data diversa, c’erano sabato 19, per un matrimonio, e ci saranno domani.

“Gli spazi verdi sono pochi, per lo meno potrebbe essere chiusa solo l’area del Tepidario e l’ingresso di via Bolognese (quello più vicino all’area dei ‘party’, ndr), lasciando aperto al pubblico il resto del parco”, dicono Maria Cristina e Vera, sedute ad un tavolino del chiosco-bar all’interno del giardino, anch’esso costretto a chiudere in anticipo.

Qualcuno sottolinea che senza la concessione al chiosco, che prevede le "serate private", il giardino chiuderebbe molto prima, alle 20. Ma la maggioranza delle persone si arrabbia. “Se davvero è il Comune a concedere il giardino per questi eventi privati è una cosa vergognosa, ci siamo rimaste molto male”, dicono Viola e Beatrice, anche loro, dal chiosco, “accompagnate” all’uscita. “E' uno spregio nei confronti dei cittadini", conclude David prima di andarsene. Quella di domani non sarà l'ultima: da qui alla fine dell'estate sono in programma altre feste private, con nuove chiusure anticipate.

FOTO - Giardino Orticoltura chiuso per festa privata

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