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Cronaca

Morte George Floyd, l'avvocato Anselmo: "Come il caso Magherini ma in Italia non ci indignamo"

Il legale del fiorentino morto in San Frediano durante un fermo traccia un parallelo con l'uccisione dell'afroamericano a Minneapolis

“Questa manovra non si deve fare. La morte per asfissia posturale dovuta a questa manovra è stra-conosciuta, è stata studiata, è nei report dei comitati di prevenzione della tortura da oltre 20 anni". Così Fabio Anselmo, l'avvocato dei casi Magherini, Aldrovandi e Cucchi, commenta l'uccisione dell'uomo afroamericano durante un fermo della polizia negli Stati Uniti.

La vicenda, secondo l'avvocato Anselmo, ricorda da vicino quella di Riccardo Magherini, morto nel marzo 2014 a Firenze in circostanze analoghe, mentre chiedeva aiuto.

“Ci sono moltissime analogie – ha detto Anselmo a TPI - dallo stato di minorata difesa, dovuto anche all'alterazione che in quel momento poteva avere Riccardo, all'asfissia, certificata dai medici legali come causa finale di morte”.

“Ma anche la posizione e il filmato che documenta drammaticamente gli ultimi momenti di vita di Riccardo – aggiunge il legale -  in cui lui supplica, chiede aiuto, dice 'Ho un bambino, aiutatemi' e dove si percepisce nettamente la voce strozzata e la difficoltà a respirare”.

“Obiettivamente - prosegue Anselmo - in questi casi non occorre una laurea in medicina per rendersi conto che si sta oltrepassando il limite e si sta entrando in un terreno pericolosissimo, dove l`arrestato può perdere la vita, come poi purtroppo è accaduto. Sono morti annunciate dalle stesse vittime”.

Intanto il caso Magherini è ancora aperto: dopo che la Cassazione ha annullato senza rinvio le condanne ai tre carabinieri imputati, due anni fa, il legale ha fatto ricorso alla Corte di Strasburgo sul caso, per conto della famiglia Magherini.

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