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Cronaca

Coppie gay: esposti in Procura contro il riconoscimento dei figli

Nel mirino anche Firenze e Sesto Fiorentino: "Per la legge i genitori sono un uomo e una donna"

Una raffica di esposti alle procure "contro i sindaci che hanno iscritto nelle anagrafi i figli di due madri o di due padri". Ad annunciarli, sono le associazioni a difesa della famiglia CitizenGo e Generazione Famiglia, indirizzati alle procure di Milano, Torino, Firenze, Bologna e Pesaro.

Nel mirino delle due associazioni ci sono i casi registrati a Torino, Milano, Bologna, Sesto Fiorentino e Gabicce Mare, con un "particolare rilievo" sulle parole del sindaco del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, che ha rivendicato l'intenzione di "forzare la mano" contro gli impedimenti legislativi attuali, si sottolinea nella nota.

A lei e agli altri sindaci, CitizenGo e Generazione Famiglia contestano un "abuso del potere istituzionale amministrativo non discrezionale a fini politico-ideologici, contro la legge vigente, come scorciatoia per il pieno sdoganamento culturale, prima che giuridico, delle pratiche di filiazione oggi precluse: Pma eterologa anche per coppie di donne e maternità surrogata-utero in affitto per coppie di uomini".

Fra i sindaci che hanno registrato i figli delle cosiddette "famiglie arcobaleno" ci sono anche Dario Nardella (Firenze) e Lorenzo Falchi (Sesto Fiorentino). Secondo gli accusatori la legislazione vigente "riconduce senza eccezioni la genitorialità alla dualità maschile-femminile".

Di conseguenza, con gli esposti si chiede alle Procure "oltre alla disposizione dell'annullamento delle iscrizioni illegittime - continua la nota - di verificare se gli Ufficiali di stato civile coinvolti (in primis i sindaci), in concorso con le coppie omosessuali di cui alle recenti cronache, iscrivendo nelle anagrafi figli nati da due donne e due uomini si siano resi colpevoli" di due reati: falso ideologico e alterazione di stato.

CitizenGo e Generazione Famiglia, poi, chiedono al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, di "provvedere con urgenza ad incaricare le Prefetture competenti dell'annullamento degli atti anagrafici illegittimi". Un appello sostenuto anche da una petizione "già sottoscritta da oltre 20.000 cittadini", si segnala nella nota. 

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