rotate-mobile
Cronaca

G8 Genova 2001, Italia ancora condannata per violenze della polizia. Rossi: “Ora reato di tortura”

Il presidente della Regione dopo la nuova condanna da Strasburgo: "A Genova la tutela dell'ordine democratico fu messa nelle mani di criminali di Stato"

L'Italia è stata di nuovo condannata, ieri, dalla Corte Europea dei diritti dell'Uomo di Strasburgo per le violenze delle forze dell'ordine in occasione del G8 del 2001 di Genova, in particolare per quelle perpetrate nell'irruzione alla scuola Diaz nella notte tra il 20 e il 21 luglio del 2001. Violenze, torture e umiliazioni nei confronti di decine di manifestanti proseguite nella caserma di Bolzaneto.

“La Corte Europea dei diritti umani condanna l'Italia per le torture e le violenze compiute dalle forze dell'ordine a Genova sui giovani della scuola Diaz nel 2001. A Genova la tutela dell'ordine democratico fu messa nelle mani di criminali di Stato. Non è l'unico episodio, purtroppo. Occorre una legge seria per il reato di tortura. Per essere un Paese civile, come ci chiede anche l'Europa”, il commento, questa mattina, venerdì 23 giugno, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, affidato ad un post su Facebook.

Nella condanna della Corte Europea si biasima l'Italia per non avere punito quasi in alcun modo gli autori delle violenze. Anzi, in diversi casi ci sono state promozioni con avanzamenti di carriera. La pronuncia arriva dopo un'altra condanna della stessa Corte nei confronti dell'Italia, del 2015, che criticava l'Italia per non avere ancora una legge che preveda il reato di tortura.

“Sembrava una macelleria messicana”, disse nel 2007 Michelangelo Fournier, ai tempi del G8 vice questore aggiunto del primo reparto mobile di Roma, a proposito delle immagini che si vide di fronte alla Diaz. Per Amnesty International quello che avvenne a Genova nei giorni del G8 del 2001 è stata “la più grave sospensione dei diritti umani dopo la Seconda Guerra Mondiale”.

Lunedì arriva alla Camera la discussione sulla legge che introduce il reato di tortura, in ritardo di oltre 30 anni rispetto alla Convenzione Onu contro la tortura (1984): le destre in parlamento si stanno però battendo affinché non sia approvata, come pure sono contrarie al numero identificativo sui caschi in dotazione alle forze dell'ordine.

Schermata 2017-06-23 alle 10.51.52-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

G8 Genova 2001, Italia ancora condannata per violenze della polizia. Rossi: “Ora reato di tortura”

FirenzeToday è in caricamento