Maxi furto a rappresentante di gioielli a Rifredi: sei arresti 

Il 22 settembre scorso avevano portato via da un'auto parcheggiata in piazza Dalmazia una borsa di preziosi, un campionario di un’azienda orafa di Alessandria, del valore di 200mila euro. Per questo stamani i carabinieri del nucleo investigativo hanno arrestato sei uomini residenti nell’hinterland milanese. 

Un furto che la vittima, un rappresentatante di preziosi, denunciò però come una rapina in strada. Circostanza poi “confessata” dal rappresentante, il quale, solo a distanza di alcuni mesi, ha ammesso di aver denunciato il falso, probabilmente per timore che l’assenza di tracce dell’avvenuto furto avrebbe reso poco credibile la sua versione con ripercussioni negative per il suo lavoro. Per tale motivo è stato denunciato in stato di libertà per simulazione di reato. 

L'uomo era stato pedinato dal Piemonte fino a Firenze. Le investigazioni, in particolare, hanno consentito di accertare che la banda avevano pedinato per ore il rappresentante di preziosi, mediante sofisticate attrezzature GPS e, al momento opportuno, avevano sottratto la valigia contenente il campionario asportandola dall’interno dell’auto della vittima, senza lasciare alcun segno di effrazione. Gli accertamenti condotti hanno consentito di acclarare che la banda aveva la disponibilità anche di inibitori di frequenze (jammer) grazie ai quali, senza che i proprietari se ne accorgessero, di fatto impedivano la chiusura a distanza dei veicoli delle potenziali vittime, evitando dunque di dover perdere tempo a forzarle. Scovato anche il ricettatore del carico di gioielli, ora agli arresti domiciliari.  

Nel corso dell’indagine, durata quasi cinque mesi, i carabinieri hanno anche accertato come i malviventi fossero abitualmente dediti alla commissione di furti su auto di persone facoltose, commessi non solo a Milano ma anche in rinomate località di villeggiatura.