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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Viale Pasquale Paoli

Campo di Marte: furti alla piscina Costoli, "occhio al portafoglio"

L'apertura estiva dell'impianto comunale è iniziata il I giugno e già si registrano i soliti furti. Lo scorso sabato, con quasi mille frequentatori, due bande di ladri hanno portato via di tutto

Furti alla piscina Costoli. La stagione estiva aperta alla balneazione pubblica è da poco cominciata e già si registrano i primi pesanti disagi per i frequentatori. E purtroppo la cosa non è una novità. “Nei giorni di grande affluenza è difficile
sorvegliare l’intera area verde – spiegano dalla segreteria dell’impianto -. Stiamo con gli occhi aperti, vigiliamo, giriamo di continuo. Chi viene per rubare, però, è molto bene organizzato”. E così si viene a sapere che sabato e domenica scorsi il bottino portato via è stato ingente, con parecchi utenti derubati.

“Hanno portato via di tutto: borse, zainetti, occhiali, portafogli, telefonini - continua l’addetto -. Anche cellulari da diverse centinaia di euro”. E pure scarpe di marca, lasciate incautamente per troppo tempo accanto all’asciugamano. Perché
nel fine settimana in piscina c’è una vera bolgia: sabato si sono registrati 800 ingressi, domenica ben mille e 600. E con numeri del genere per il personale diviene impossibile tenere d’occhio tutto il prato intorno alle tre vasche (anche considerando
che il primo compito dei bagnini è non far affogare le persone).

Piscina Costoli



Ma chi è che ruba? Come si organizzano? “Di sicuro molto attentamente. Lo scorso fine settimana hanno agito due bande. Alcuni entrano con regolare biglietto, altri scavalcano i cancelli dai viali. Altri ancora si appostano fuori dalla recinzione e
aspettano che chi sta dentro passi loro la refurtiva”. Nell’ultimo fatidico week end, per la cronaca, l’intervento dei Carabinieri ha permesso di bloccare un malvivente (e chi non ricorda, fino a pochi anni fa, la presenza fissa dei vigili urbani?). Ora la piscina è tappezzata di cartelli: non lasciare incustoditi oggetti di valore, attenzione anche a lasciarli negli armadietti a pagamento. Che funzionano con un codice personale di sei numeri, talvolta però adocchiato di nascosto da finti passanti mentre viene digitato. E non solo. “Alcuni sono stati proprio scassinati”, ammette un ragazzo che stacca i biglietti alla cassa. Che fare allora? Possibile che con questo bollore non ci si possa godere un bagno in santa pace? Una risposta arriva dal buon senso. “Se un pomeriggio venite in piscina – consiglia ai ragazzi il solito impiegato della segreteria –, i telefonini da 500 euro lasciateli a casa. E anche i vestiti di marca”. In fin dei conti siamo in piscina, mica ad una sfilata di moda.

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