Sgominata banda di moldavi. Rubavano e riciclavano auto e bus

La Polizia ha arrestato dieci uomini componenti di una banda creatrice di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata al furto e riciclaggio di autobus e autovetture.
Le indagini erano partite da un parcheggio di Calenzano, dopo il furto di due autobus da turismo. Dalle investigazioni, condotte anche con appostamenti e intercettazioni telefoniche, è emerso che la banda aveva come basi Roma e Pomezia ma era attiva su tutto il territorio del Nord Est italiano, dove poteva godere dell'appoggio di alcuni connazionali. Grazie al supporto della Polizia di Roma e Treviso si è riusciti a risalire ai traffici e le rotte battute dalla banda con cui i mezzi venivano esportati fuori dall'Italia.
L'organizzazione era composta prevalentemente da cittadini moldavi, alcuni dei quali pluripregiudicati per reati di tipo associativo, ex componenti delle forze armate del proprio Paese d'origine.

 

RITROVAMENTI - La banda operava nel nord Est italiano con una base operativa a Pomezia dove i veicoli rubati venivano opportunamente 'ripuliti', corredati di falsa documentazione moldava e poi esportati all'estero, prevalentemente in Moldavia. Sequestrati 2 autobus, una Maserati, motori di Porsche, Mercedes e Aston Martin, tutti proventi di furto. La banda è accusata anche dei furti di tre autobus, due avvenuti in provincia di Lucca e uno a Roma.