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Cronaca Rifredi

Funerali Monni, Firenze dà l'addio a Carlo: in teatro arriva anche Roberto Benigni | FOTO

I funerali dell'attore nel teatro di Rifredi. Tantissime persone si sono raccolte per dare un ultimo saluto al Monni. Arriva anche Roberto Benigni e il sindaco Matteo Renzi

Tantissima gente ha voluto dare l’ultimo saluto a Carlo Monni, scomparso domenica sera all’ospedale di Careggi. Mamme col passeggino, signore eleganti, giovani, studenti, artisti, lavoratori in pausa pranzo. “E’ incredibile”, sussurra una donna prima che la commozione le strozzi la voce. La camera ardente è stata allestita, da ieri mattina, al Teatro di Rifredi di via Vittorio Emanuele, a due passi da piazza Dalmazia. Inizialmente si era pensato alle Cappelle del Commiato di Careggi. “Ma un teatro, questo luogo, è decisamente più adatto a Carlo”, spiega un amico. Parenti e amici si stringono di fronte alla bara aperta, prima che, nel primo pomeriggio, abbia inizio il rito funebre.

“Mancherà a tutta la città, non riesco a credere che non potrò più incontrarlo nel cuore della notte, nei luoghi più stravaganti della città - dice un signore sulla quarantina -, mi dispiace non averlo conosciuto più a fondo”. Di fronte alla bara tanti fiori, una sciarpa dell’Empoli, libri, dischi. Qualcuno ha portato anche un ritratto del Monni, l’intestazione dice solo: “Ciao Carlo”.

“Carlo è morto domenica sera alle 22:31, sono stato l’ultimo a stargli accanto – sospira Giuseppe Troilo, amico di Carlo da quando recitarono insieme in ‘Benvenuti in casa Gori’  -. Negli ultimi tempi Carlo ha sofferto per la malattia, ma aveva sempre qualcuno accanto all’ospedale’”. Dove era ricoverato da circa un mese. Tutti lo ricordano con affetto. Tanta gente non riesce ad entrare, tanta è la folla. La porta del teatro rimane aperta, così che anche chi è rimasto fuori possa in qualche modo assistere alla cerimonia funebre, naturalmente laica.

BENIGNI - C'è il sindaco Matteo Renzi, arriva anche Roberto Benigni, che con Carlo Monni ha recitato insieme più volte: “Averlo visto dentro quella bara – ha commentato ancora  l’attore – mi sembrava innaturale. Gli mando un abbraccio in quella parte del cuore dove i passi rimbombano e non ci so arrivare fino in fondo. Un po’ come il mare quando entra dentro una voragine, che si muove e non riesce ad uscire fuori. Gli sono grato per avermi insegnato certi sentimenti che forse erano dentro di me ma di cui io non ero a conoscenza”. E ancora: “Era un francescano marxista, aveva quello spirito lì. Mi sembra di vederlo con il cordolo dell’ordine religioso. “Tutto quello che aveva – ha spiegato Benigni – lo ha fatto da solo. Sarà una grande mancanza per il mondo del teatro e del cinema. Adesso – ha infine detto il comico toscano – per l’ultima volta mi è ripassato davanti tutto quello che gli devo, tutti i tesori che mi ha fatto scoprire. Oggi non avuto il coraggio di salire sul palcoscenico, credo faremo un’altra cerimonia. Grazie a Carlo Monni”.

Funerali di Carlo Monni al Teatro di Rifredi

Non era difficile incontrare, in giro per la città, Carlo Monni. Di giorno come di notte. In Santo Spirito, di fronte al ‘Be Bop’ di via dei Servi, o chissà dove. Naturalmente alle Cascine, dove amava andare a passeggiare. Sempre in sandali e con un bicchiere in mano. Sarà sepolto al cimitero di Peretola, vicino al parco delle Cascine, da lui così amato.

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