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Cronaca

Funerali di Marcello Giannini: addio alla voce viola del Calcio | FOTO

Il figlio Cesare confessa: "Adesso lo posso dire, mio padre è stato un grande tifoso viola"

Classe 1927: Marcello Giannini, giornalista. Un uomo "altruista all'inverosimile" come lo ricorda il figlio Cesare che dal pulpito della Chiesa di via Cento Stelle a Firenze, davanti a Giancarlo Antognoni, Mario Faccenda, Moreno Roggi, Vincenzo Guerini in rappresentanza della ACF Fiorentina e molte persone arrivate a rendere omaggio, ha confessato "Adesso lo posso dire, mio padre è stato un grande tifoso viola".

Ha voluto mantenersi obbiettivo sino all'ultimo, senza lasciare trapelare quell'amore che però a Firenze era ben conosciuto. "Nato in via Ricasoli e battezzato in Battistero" così lo ricorda la famiglia, mentre il parroco racconta l'aneddoto che vide il piccolo Marcello martellare di domande il suo prete d'infanzia al fine di capire quanto fosse verosimile il racconto biblico della Genesi, dove tutto ha inizio ed offre lo spunto a tanti "Perché?". Era già un giornalista, Giannini.

"La sua telefonata a Roma con la mano tesa dal palazzo delle cento finestre dove aveva sede la Rai - ricorda Eugenio Giani, presente assieme all'assessore Caterina Biti ed al gonfalone del Comune di Firenze - rievoca a tutti noi la tragica Alluvione del 1966, ma soprattutto offre alle nuove generazioni l'idea di quello che è stato un grido di aiuto. Non volevano credere che l'Arno fosse uscito dagli argini e lui fece sentire lo scorrere delle onde lungo le strade scrivendo così una storia indelebile della nostra città".

Il figlio Cesare ha ricordato la prossima uscita di un libro (tre volumi) in cui Giannini ripercorre la propria vita, fino agli anni '70. Un'opera non finita, priva delle conclusioni poiché l'autore ci stava lavorando attraverso la tastiera del suo pc.

Funerali di Marcello Giannini


"Ottanta anni suonati - sorride il figlio Cesare - ma non è mai voluto restare indietro. Aveva il computer, ha voluto imparare ad inviare e ricevere e-mail ed ha scoperto i Social, per non perdersi niente, perché la comunicazione è sempre stata importante nella sua vita".

Vincenzo Guerini, ex viola ed ora rappresentante della Fiorentina lo ricorda come vicino di casa "Sono andato a stare nel suo stesso palazzo, lo conoscevo bene e recentemente ci siamo incontrati nella farmacia di mia moglie ed abbiamo ripercorso gli anni passati assieme. Sapete... noi eravamo calciatori, diversi da oggi, ma sempre attenti a ciò che si scriveva e quel che scriveva lui non sempre ci piaceva. Amava troppo la Fiorentina - sorride Guerini - e quindi per non farsi scoprire forse ne parlava male; sempre con quel tono polemico e genuino che hanno i veri toscani".

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