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Cronaca

Patente di guida: risposte giuste dal bagno dei disabili con un “vibratore”

Scoperta una frode alla motorizzazione per superare l'esame teorico di guida. Utilizzate speciali trasmittenti-vibranti: due vibrazioni sulla pelle era falso, mentre una era vero

Ieri pomeriggio la polizia ha scoperto un’ingegnosa frode per superare i quiz all’esame di teoria della patente. Un 23enne, dopo alcuni tentativi per passare il test andati male, aveva deciso di superare l’intoppo insieme alla madre pagando due specialisti. Sulla “busta paga” del giovane erano finiti un 57enne napoletano, titolare di una scuola guida campana, e un istruttore disoccupato di 41 anni, anch’egli partenopeo.

TRUCCO - Per far rispondere correttamente ai quesiti il loro “assistito”, i due avevano ideato un ingegnoso sistema basato sull’utilizzo di ricetrasmittenti. La tattica era semplice. Il candidato leggeva la domanda allo specialista, che si nascondeva nel bagno dei diversamente abili, munito di prontuario, suggerendo poi le risposte. L’imbroglio è stato smascherato dagli uomini della Stradale proprio durante un controllo nei locali della motorizzazione fiorentina, dove si stavano svolgendo le prove per la revisione straordinaria della patente dopo la perdita totale dei punti. Al termine della prova, gli operatori hanno scoperto che il candidato durante l'esame teneva nascosta una ricetrasmittente, collegata a un microfono, sotto il colletto della camicia.
VIBRAZIONE - Addosso al giovane, attaccato alla pelle grazie a dei cerotti, era installato un "ricevitore vibrante": a una vibrazione corrispondeva la risposta “vero” e a due vibrazioni la risposta “falso”.

Gli strumenti elettronici sono stati sequestrati insieme a una borsa nella quale erano custoditi numerosi strumenti per la ricetrasmissione oltre ai manuali per i quiz. Nei guai è finita anche la madre del giovane, identificata dagli agenti fuori dalla struttura dove è stato individuato anche il titolare della scuola guida. La donna è stata denunciata in concorso insieme al figlio e ai due specialisti. Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare altri complici ed eventuali casi analoghi.
 

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