Forteto: "Regione esclude vittime da progetto reinserimento"
Pietracito all'attacco: "Artemisia messa da parte", aveva chiesto il commissariamento
L'Associazione vittime del Forteto è stata "esclusa" dal lavoro per il progetto "Oltre" della Regione per il resinserimento dei fuoriusciti. Un progetto affidato dal 2015 ad Artemisia, che “con la recente delibera, è stata di fatto emarginata dalle decisioni che riguardano la revisione e il prolungamento del progetto malgrado il delicato e proficuo lavoro svolto in questi anni". A denunciarlo è il Presidente dell'Associazione, Sergio Pietracito.
Parole che rinfocolano le polemiche sulla volontà della politica di prendere una direzione chiara una volta per tutte sulla vicenda. “Protagonisti del ‘nuovo’ progetto - spiega la nota dell'Associazione vittime - sono oltre alla Regione Toscana, l’Unione dei Comuni del Mugello e la Società della Salute del Mugello. Scelta rischiosa e preoccupante poiché, nonostante le iniziative assunte nel corso degli ultimi anni, queste istituzioni, così come buona parte della comunità locale, sembrano ancora lontane da una completa assunzione di responsabilità e presa di distanza dal ‘sistema Forteto’ e dai suoi responsabili e rappresentanti".
"Le istituzioni, toscane e non - prosegue Pietracito - continuano ad ignorare ciò che ha statuito una sentenza passata in giudicato", "negando la commistione tra cooperativa e comunità" e che "di fatto continuano ad accreditare il sistema Forteto e si sottraggono all’individuazione e al pieno riconoscimento delle responsabilità istituzionali, professionali e personali. In questo modo certo non sostengono i processi di rielaborazione individuale che faticosamente e con coraggio le vittime del Forteto stanno compiendo”.
"Nella documentazione del progetto Artemisia - conclude l'Associazione - ha più volte testimoniato l’inesistente proclamata discontinuità nella gestione della Cooperativa Il Forteto evidenziando come quest’ultima sia stata ritenuta responsabile civilmente per i fatti commessi dagli imputati dalla sentenza del dicembre 2017", chiedendone il commissariamento. Ed ora, secondo le vittime, il suo ruolo nel progetto di reinserimento viene indebolito. Sarà un caso?