rotate-mobile
Cronaca

Forteto, negli abusi Fiesoli fu "spregiudicato e senza scrupoli"

I giudici motivano gli otto anni per il filone "bis" del processo: "Spudorato, non si è mai pentito"

Un "predatore senza scrupoli". E' definito così Rodolfo Fiesoli, il "Profeta" del Forteto nell'altro filone del processo "bis" sugli abusi denunciati da un giovane fuoriuscito in un secondo momento dalla comunità, quello che gli è costato una condanna di otto anni, ai quali vanno aggiunti i 14 anni e 10 mesi del primo filone (sentenza che dopo il nuovo ritorno in Cassazione diverrà definitiva). Eppure Fiesoli non è in carcere.

"E' provato che l’imputato, costringendo e inducendo il giovane a subire gli atti sessuali per un lungo lasso di tempo, con abuso di autorità e della condizione di inferiorità psichica del medesimo, ha agito in modo predatorio, soggiogato da irrefrenabili impulsi sessuali ed inflitto ferite profonde alla personalità e alla psiche della vittima, con dolorosi effetti destinati a durare nel tempo", si legge ancora nelle motivazioni del collegio presieduto dal giudice Francesco Gratteri. 

"Rodolfo Fiesoli - si scrive ancora nella sentenza - ha agito con sprezzante spudoratezza, privo di scrupolo alcuno verso il valore sacro della vita e della dignità del minore che a lui si era affidato; inoltre l’imputato, rimasto assente nel processo, non ha mai manifestato alcuno segno di pentimento o di resipiscenza".

Le motivazioni parlano di "estrema gravità della condotta, fortemente abusante e invasiva, protratta per un lungo lasso temporale all’interno di una comunità deputata ad accogliere minori fragili e bisognosi di protezione" e "dell’elevato grado di libertà sessuale violata, dell’intensità del dolo, della gravità del danno cagionato alla persona offesa, ridotta a mero oggetto di soddisfazione sessuale del Fiesoli".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Forteto, negli abusi Fiesoli fu "spregiudicato e senza scrupoli"

FirenzeToday è in caricamento